VEDI FROSINONE E POI REPLICHI A BOLOGNA: IL GUIZZO DI PIOLI RESTA UNA CHIMERA
Lasciando da parte tutte le considerazioni che molti dei nostri lettori stanno facendo in queste ore sulla squadra, sulla costruzione approssimativa della stessa e sulle lacune che ci sono e che non si possono non considerare, ci viene da ritornare però su Pioli e sulle analisi di alcune scelte, specie a partita in corso, fatte dall'allenatore.
Vedi Frosinone e replichi a Bologna, due partite che la Fiorentina poteva vincere, contro due avversari di una modestia inverosimile e che invece sono finite con altrettanti pareggi per errori sotto porta, ma anche per una mancanza di quello che abbiamo già definito "guizzo" del tecnico. I cambi sono praticamente solo alla pari: esce un esterno, metto un altro esterno. Esce un centravanti, metto un altro centravanti. Se non alla meno come successo al Dall'Ara quando, sullo 0-0 hai messo Dabo, un centrocampista di copertura, al posto di Benassi che è pur sempre un centrocampista ma che ama inserirsi in attacco e che resta il capocannoniere della squadra con 5 gol. Mai che ci sia stato un cambio in queste due partite per aggiungere peso offensivo ad una formazione che ha proprio nel gol il suo problema principale.
Senza contare che addirittura siamo andati a resuscitare i morti, al posto di provare chi invece è chiamato a rappresentare linfa vitale della Fiorentina in futuro. Il riferimento a Thereau e Vlahovic è puramente voluto.