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Come scrive La Gazzetta dello Sport, a Firenze, a finanziare l’opera riguardante il Franchi, c’è anche una parte di Pnrr “italiana”, 95 milioni di fondi che rientrano in un piano del ministero della Cultura per 14 grandi «attrattori» culturali. Questa somma non è in discussione. Il punto di criticità con l’Europa è invece rappresentato a Firenze dai 55 milioni destinati ai “piani urbani integrati” in capo al ministero dell’Interno. Secondo Bruxelles queste risorse devono essere utilizzate in aree di forte disagio sociale e quindi le scelte di Firenze e Venezia non sarebbero coerenti con questa mission.

Il Franchi di Firenze è uno delle dieci sedi del dossier italiano per gli europei 2032. Potrebbe dunque essere cercata una soluzione nell’ambito di tutti gli investimenti che si contano di generare sul fronte stadi. Quanto a Venezia, quel progetto è invece inserito fra le opere all’attenzione della Cabina di Regia. Il problema è che il progetto Franchi, con quelli di Bologna e di Cagliari, è già a uno stadio avanzato e il rischio è che questo contesto generi una frenata sulla tabella di marcia.

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