Chiesa si accende ad intermittenza, Ranieri svetta su tutti. Dragowski risponde presente, Boateng da rivedere
Livorno-Fiorentina, i più e i meno dei viola
La Fiorentina vince, ma non convince del tutto: decisivo un gol di Sottil nel primo tempo, anche se il Livorno ha sfiorato più volte il gol del pareggio. Positiva la prova di Chiesa, che dopo un avvio tra più ombre che luci si è caricato la squadra sulle spalle. Diverse le azioni iniziate e concluse dal figlio d’arte viola, schierato da esterno sinistro del tridente offensivo viola. Dai piedi di Chiesa è partita anche l’azione che ha portato alla rete di Sottil: proprio l’ex Pescara è stato un altro dei protagonisti della vittoria viola. Oltre al gol, tanti gli spunti messi in mostra dal talento classe ’99 che in questo precampionato si sta giocando la permanenza in riva all’Arno. Da sottolineare anche le prove di Lirola e Ranieri, subentrati all’inizio del secondo tempo: il terzino viola ha messo in mostra fin da subito le sue caratteristiche migliori, mentre il giovane difensore mancino è apparso sicuro e determinato in ogni giocata effettuata. Bravo anche Dragowski, che si è fatto trovare pronto sull’unico tiro in porta del Livorno.
Le note dolenti arrivano dal centrocampo: soprattutto Castrovilli e Cristoforo sono apparsi avulsi dalla manovra viola. Poche idee e tanti palloni persi che potevano rivelarsi fatali per la Fiorentina. Negativo, anche se con diverse attenuanti, l’esordio con la maglia viola di Boateng: il ghanese è ancora alla ricerca della condizione migliore e l’intesa con i compagni di reparto, com'è naturale che sia, è ancora tutta da trovare. Impalpabile la prova di Simeone, subentrato nel corso della ripresa e schierato come esterno d'attacco da Montella. Chiudiamo con Venuti, schierato titolare da Montella: il terzino di Montecatini non si è mai visto in fase offensiva e dalla sua parte sono arrivate quasi tutte le azioni più pericolose del Livorno.
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