Ah, ma gli interessi dei giocatori si curano così? Dopo il polverone sollevato a Napoli con Di Lorenzo e la causa in atto con Mario Rui, il tornado Giuffredi fa tappa a Firenze. E non ci serviva
“Con Palladino parlerò dopo il mercato, nel momento debito, così vediamo se ha le palle”. Basterebbe questa affermazione per capire il tipo di personaggio che è Mario Giuffredi, procuratore sportivo che cura gli interessi di Cristiano Biraghi, Fabiano Parisi e Luca Ranieri, per fermarsi alla sua influenza sui calciatori viola.
Riavvolgiamo il nastro delle ultime ore
Tra la minaccia e la sfida, così l’agente ha reagito alla mancata convocazione di Biraghi contro il Lask e alle parole di Palladino, che in conferenza stampa aveva confermato l’assenza del capitano viola tra i convocati per la partita di Conference League per scelta tecnica. Poi nei minuti successivi il retroscena di un litigio tra l’allenatore viola e il numero 3 viola. Il motivo? Un’altra gara con partenza dalla panchina per Biraghi.
A farne le spese potrebbe essere un incolpevole Parisi
Oltre alla frase incriminata, Giuffredi ha anche annunciato la partenza a gennaio di Biraghi e Parisi. E se la prima era praticamente scontata, anche a livello tecnico, quella dell’ex Empoli desterebbe qualche dubbio, sia perché la Fiorentina a quel punto dovrebbe tornare sul mercato per cercare un vice Gosens, sia per il correttissimo comportamento del ragazzo classe 2000 che di fatto con questa storia non c’entra nulla. Tutto da vedere, tutto da valutare, considerando anche che la Fiorentina un minimo di voce in capitolo ce l’avrà. Parisi ha un contratto con la società fino all’estate del 2028.
Mica roba nuova per Giuffredi
Tornando a Giuffredi. Niente di nuovo per il procuratore napoletano, che proprio a Napoli si era reso protagonista di una diatriba che riguardava i suoi assistiti, soprattutto Di Lorenzo (gestisce anche gli interessi di Politano e Mario Rui). La scorsa stagione per il capitano partenopeo, così come per tutta la squadra azzurra, non è stata sicuramente facile. A maggio Giuffredi intervenne a gamba tesa: “Non può esserci un capitano sfiduciato dalla sua società. Non avremmo mai pensato di lasciare Napoli: abbiamo firmato un contratto per rimanere a vita. È sempre stato questo il desiderio di Giovanni. Cambia tutto, però, se la società esprime questo pensiero. Dopo le indiscrezioni sono arrivate diverse chiamate di top club per Giovanni”. Dichiarazioni che hanno spaccato l’ambiente in un momento di difficoltà, con Giuffredi che poi ha ritrattato tutto con l’arrivo di Conte e con Di Lorenzo che, come sappiamo, è rimasto a Napoli con la fascia di capitano al braccio.
“Mario Rui non mi parla più”
Mario Rui, invece, dopo essere rimasto ai margini del progetto azzurro con l’arrivo di Conte, ha preferito separarsi da Giuffredi, che di lui ha detto: “Mario Rui non è più un mio assistito e non ne voglio più parlare perché c’è una causa in atto”, con il terzino che ha chiesto il reintegro in rosa (ottenendolo) al club napoletano. Poi è arrivata anche la denuncia nei confronti del suo ex agente.
No, non ne sentivamo proprio il bisogno
Insomma, non è la prima volta che l’agente in questione si trova al centro di un polverone di questo calibro. A Firenze di certo non sentivamo sinceramente il bisogno di un battibecco del genere, sia per il percorso che sta facendo la squadra di Palladino, sia per il grande gruppo che si è creato, sia per quanto successo nelle scorse settimane che, inevitabilmente, ha destabilizzato tutti in casa viola. La palla passa alla Fiorentina, che dovrà gestire una questione spinosa. Il mercato di gennaio, fortunatamente, è molto vicino. Ma gli scenari sono cambiati in pochissimo tempo.