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Da ruota di scorta a rivelazione, dalle stalle alle stelle. Il 2021 del centrocampista della Fiorentina Alfred Duncan è stato sicuramente diverso per le esperienze vissute. Prima i sei mesi in prestito a Cagliari, dove ha giocato poco con i rossoblù, e poi il ritorno alla base, dove è ripartito da zero con il tecnico Vincenzo Italiano. Con lui è tornato ad essere l’elemento in mezzo al campo di sostanza e qualità intravisto a Sassuolo. Una mezzala moderna, che sa attaccare, difendere, conquistare il pallone e ripartire in velocità, oltre a cercare sempre il dialogo con i compagni con le sue verticalizzazioni e bruciare gli avversari con il suo scatto fulmineo.

La domanda sorge quasi spontanea. Come ha fatto Italiano a recuperare un centrocampista che fino a quel momento era stato utilizzato con il contagocce in maglia viola? La risposta è semplice. Fornendogli la fiducia necessaria e applicando il “principio dell’adattabilità”, presentato nella sua tesi da allenatore. Con questo concetto si intende la capacità di un tecnico di adattarsi ai giocatori a disposizione lavorando sulle loro caratteristiche. Ed ecco che anche Duncan torna ad essere decisivo per la Fiorentina rivelandosi almeno per il momento una delle sorprese di questa stagione con tante presenze da titolare, un gol e due assist realizzati.

Per il classe ’93 ci sono ancora dei margini importanti di crescita sul quale Italiano continuerà sicuramente a lavorare. Ormai è acclarato che il tecnico viola punta tanto sul suo dinamismo e fisico nella maggior parte delle occasioni, anche a costo di mettere da parte la qualità che possono garantire le altre mezzali in rosa. Una fiducia ben riposta quindi, che senza tanti dubbi continuerà ad essere ben ripagata dallo stesso Duncan anche nel nuovo anno.


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