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Nel suo pezzo per la rubrica Rock & Gol su La Nazione, Benedetto Ferrara ripercorre le grandi coppie offensive del passato, per ricondurle a Kean e Gudmundsson:

"Così nasce una coppia. Due attaccanti così come piacciono a noi. Un biondo consapevole della sua classe. Gira, si smarca, si fa trovare poi si accende e sbam. Un numero dieci, un ragazzo di talento appena uscito da storie pesanti che però non hanno offuscato la sua voglia di calcio. E il 9? Parliamo di ruolo, naturalmente. Beh, il nove ha fame e orgoglio, e sul suo orgoglio ha puntato la Fiorentina. Casa mia è casa tua. Ora Moise una casa ce l’ha, ha finito di essere quello che potrebbe ma però. 

Frughi nei ricordi e ritrovi Baggio e Borgonovo. Un dieci e un nove, per l’appunto. E poi? Poi Gabriel e Ciccio, Batistuta e Baiano. Anche la formula Bati-Rui l’abbiamo sempre considerata una coppia, i gol e gli assist.

Ma senza dimenticare Toni e le sue spalle, forse, pensando all’islandese e all’azzurro, sono i nomi di Gilardino e Mutu ad avvicinarsi più a un’idea e a un confronto. Ok, c’è ancora tanto da dimostrare sul campo, però l’artista fenomeno e il lottatore senza paura potrebbero essere un esempio. La verità è che adesso, senza scomodare dolci ricordi, brividi compresi, la Fiorentina ha due attaccanti su cui scommettere le proprie ambizioni".

Moise & Albert: una coppia senza limiti. Dopo anni di annate monche, la Fiorentina ha un tandem forte e intrigante
A volte mancava il nove, a volte il dieci. E' valsa anche a inizio di questa stagione la regola per la verità, quando G...

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