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Nel corso della stagione 2021/22, la Fiorentina indosserà quattro maglie diverse. Una sarà viola con la striscia bianca, un'altra bianca con la striscia viola e una rossa con la striscia bianca. Ce ne sarà anche un'altra, gialla con striscia viola. Un accostamento, se vogliamo azzardato, ma che sarà interessante da vedere al momento della presentazione.

Giallo, un colore molto particolare al quale la Fiorentina non è molto avvezza. Però non è neanche una novità assoluta (stiamo parlando di maglia indossata dai giocatori di movimento, non dai portieri).

Fin dagli anni cinquanta, negli incontri in cui il viola e il bianco potevano confondersi con le maglie degli avversari, la Fiorentina sfoggiava occasionalmente divise alternative rosse, verdi o gialle.

La prima volta però che si trova il giallo per una divisa da utilizzare organicamente nel corso di una stagione è nel campionato 1997/98; in quella squadra giocavano campioni come Batistuta, Rui Costa, Kanchelskis e altri ancora. Il bis viene fatto nel 1999/2000, l'anno della partecipazione in Champions League con Batigol sempre protagonista, nel suo ultimo anno a Firenze, prima di prendere la via della Capitale sponda giallorossa.


Poi l'abbinata 2010/11 e 2011/12. Nell'ultima stagione la gialla era addirittura stata utilizzata come seconda divisa, soppiantando il tradizionale bianco da trasferta. Ma è stata una scelta subito ripensata dalla società che l'anno successivo, tra l'altro, cambiò anche sponsor tecnico, passando da Lotto a Joma. In quegli anni c'erano giocatori come Jovetic e Mutu su tutti, ma non arrivarono grandi risultati e anzi fu necessario ricorrere ad una rivoluzione per rivedere il club gigliato nelle posizioni di alta classifica.


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