Christian Kouame. Foto: Vicario/Fiorentinanews.com
Christian Kouame. Foto: Vicario/Fiorentinanews.com

Ma c'è il rischio che Kouame, malato di malaria, abbia contagiato i compagni di squadra alla Fiorentina? Fortunatamente no, anche perché stiamo parlando di una malattia che non si trasmette per via diretta, ma c'è bisogno di un agente per veicolarla.

“Nessun rischio di contagio agli altri giocatori” 

"Non c'è nessun rischio perché la malaria non si trasmette per contagio diretto ma soltanto attraverso le punture delle zanzare infette, che non sono presenti in Italia" spiega a La Gazzetta dello Sport il professor Andrea Gori che è il direttore del reparto malattie infettive dell’ospedale Sacco, Università degli studi di Milano. 

L'errore commesso da Kouame

Ma qual è stato l'errore commesso da Kouame? "Succede spessissimo che le persone africane quando tornano al loro paese di origine contraggano la malattia - prosegue Gori - Questo perché quando vengono in un Paese indenne dalla malaria, come ad esempio l’Italia, loro sono protetti: l’hanno fatta due, tre, quattro volte da bambini e il loro fisico ha sviluppato l’immunità. Il problema è che dopo qualche anno questa immunità svanisce e il corpo ritorna vulnerabile. Così quando vengono punti dalla “famosa” zanzara la riprendono".

Serve farsi la profilassi prima della partenza per proteggersi dalla malaria ed è questo aspetto che è mancato a Kouame

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