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Dici la parola "Mercafir" e vedi subito che il presidente della Fiorentina, Rocco Commisso, non si mette a fare i salti di gioia, anzi. Del bando pubblico di vendita e della possibilità di costruire in quell'area il nuovo stadio, l'imprenditore italoamericano ne ha parlato a più riprese con il sindaco di Firenze, Dario Nardella, ma era sempre uscito da quegli appuntamenti con più dubbi che certezze.

E ora che è uscita la notizia del ricorso al Tar dell'Unipol contro la variante Mercafir appena approvata in Comune ecco che si capisce il perché. Commisso aveva già fiutato l'aria intorno a questa zona, che è sia un'opportunità che un'insidia allo stesso tempo. La spada di Damocle del ricorso c'era già, ma anche altri dubbi vagavano per la testa del numero uno gigliato: il costo dei terreni, le tasse che dovranno essere pagate e altro ancora. Tutti elementi che lo avevano bloccato ed indotto a cercare altre possibilità e altre vie per realizzare questo fantomatico nuovo stadio.

Entro breve è prevista l'uscita del bando d'acquisto dell'area Mercafir messa in vendita dal Comune: la Fiorentina deciderà di partecipare alla gara per l'assegnazione? Questo è il vero dubbio.

 


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