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È facile immaginare, prima del fischio d’inizio, un abbraccio in mezzo al campo tra Vlahovic e Ribery. I campioni sanno scegliere i propri pupilli. E Franck aveva scelto Dusan. Lo aveva protetto quando era in crisi, lo aveva aiutato dentro lo spogliatoio, gli aveva insegnato che un fuoriclasse deve "sempre avere fame". Non deve accontentarsi mai. Lo aveva anche aiutato a uscire dal grigiore. Con dei passaggi che erano inviti a fare gol. Il più bello resta quello contro la Juve a Torino. Un tocco geniale trasformato da Vlahovic in gol con un sinistro elegante. Di quelli che sanno fare sono quelli che hanno dentro qualcosa di speciale.

Dispiacerà magari a Ribery non trovare in campo l’altro suo pupillo. Parliamo di Gaetano Castrovilli, attualmente infortunato. I due in allenamento si divertivano a sfidarsi in dribbling. Numeri da veri artisti del pallone. E in partita amavano dialogare nello stretto alla ricerca del colpo vincente. Parlando la stessa lingua calcistica tutto questo è quasi normalità. Castrovilli dedicò uno dei suoi gol più belli, contro il Sassuolo, al suo compagno che era in tribuna perché infortunato indicando con le mani il numero 7. Il numero di Ribery. A riportarlo è La Gazzetta dello Sport.


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