Fitto risponde a Nardella: "Ringrazi il Governo per il Franchi anziché confondere le idee. Il sindaco di Firenze farebbe bene a lavorare per presentare progetti credibili e non perdere finanziamenti"
Il ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di coesione e il PNRR, Raffaele Fitto ha commentato le parole di Dario Nardella sui 55 milioni del PNRR per i lavori di restyling al Franchi. Queste le sue parole in una nota:
"Il sindaco, anziché confondere le idee con dichiarazioni strumentali, dovrebbe solo ringraziare il governo per aver assicurato per intero la dotazione finanziaria assegnata alla città di Firenze anche in assenza di progetti, e farebbe bene a lavorare per presentare progetti credibili e per cercare di non perdere per una seconda volta questi finanziamenti per la sua città. Sicuramente non tirare in ballo lo stadio dopo aver proceduto all'indizione della procedura di gara senza disporre dell'integrale copertura finanziaria"
E ancora: "La ristrutturazione dello stadio di Firenze era stata originariamente finanziata con risorse Pnrr per 55 milioni di euro nell'ambito della misura Piani Urbani Integrati. L'intervento era inoltre finanziato con 95 milioni provenienti dal Piano di investimenti strategici sui siti del patrimonio culturale, edifici e aree naturali, previsto nel Piano nazionale complementare di competenza del ministero della Cultura, che nulla c'entra con i Piani urbani integrati. La Commissione europea, nella valutazione sulla terza rata, ha dichiarato non ammissibile l'intervento per lo stadio nell'ambito dei Piani Urbani integrati del Pnrr, chiedendo al nostro Paese di definanziare i 55 milioni di euro assegnati alla città di Firenze per l'ammodernamento dello stadio. Tale definanziamento è stato disposto con decreto del ministro dell'Interno di concerto con il ministro dell'Economia e delle Finanze del 28 aprile 2023"
E infine: “I 55 milioni di euro non possono essere destinati alla ristrutturazione dello stadio, come annunciato dal Sindaco Nardella, in quanto finanziati all’interno dei Piani urbani integrati, ma potrebbero essere, qualora arrivassero finalmente i progetti, destinati ad interventi coerenti con le finalità dei Piani Urbani Integrati per la rigenerazione urbana delle aree periferiche. Certamente non a favore di interventi dichiarati non ammissibili dalla Commissione Europea, come la ristrutturazione dello stadio”