Una frana di nome Mina, Parisi non ha recuperato l'orientamento e il teatrino di Christensen che deconcentra gli avversari. Un gran giro palla per 45 minuti...che produce solo un gran giramento
Se stabilire l’esito di una gara ai rigori viene definito una “lotteria”, e alle lotterie si vince per culo, bisogna ammettere che la Fiorentina ha avuto la sua serata fortunata. E non solo per la sequenza dei tiri dal dischetto. Anche aver chiuso il primo tempo sotto “solo” di due reti è stato segno di buona sorte contro un Parma scintillante, veloce e pungente.
Uno spartito fallimentare…e quattro interpreti stonati tolti
Allenatore e squadra hanno avuto il merito di non insistere nello spartito fallimentare del primo tempo: un gran giro palla in grado di produrre solo un gran giramento in chi seguiva la partita. E di aver immediatamente cambiato quattro interpreti stonati (non i soli per la verità).
I voti e i giudizi
Christensen – 7 – Sui due gol subiti può poco. Ne salva un paio e ai calci di rigore inscena un teatrino che deconcentra i tiratori avversari.
Mina – 4 – Impreciso, lento, legnoso: una frana.
Parisi – 4 – Viene saltato a turno da ogni avversario si palesi dalla sua parte. Non ha ancora recuperato l’orientamento dopo lo sballottamento da una fascia all’altra.
Italiano – 5 – Troppi giocatori fuori fase in campo contemporaneamente. Il Parma gioca in serie B, ma gioca. Perde il duello tattico e psicologico con il tecnico avversario. Rimedia con quattro cambi tra il primo e il secondo tempo e, soprattutto, interrompendo la noiosa sinfonia di un possesso palla fine a se stesso, con lanci lunghi a superare la prima linea difensiva avversaria. Modo di gioco non spumeggiante, ma più efficace. La fortuna lo aiuta a superare il turno.
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