“Gli scarti Kean e Fagioli banchettano con la Fiorentina sui resti della Juventus. Vlahovic, bianconero più costoso dopo Cristiano Ronaldo, osserva la squadra crollare dalla panchina”

Nell’analisi di Fiorentina-Juventus di domenica scorsa da parte del giornalista Daniele Morrone de L’Ultimo Uomo si sottolineano vari aspetti dei diversi momenti delle squadre di Palladino e Motta. Vari i temi toccati dal giornalista, tattici e non, relativi alla schiacciante vittoria viola, non solo nel punteggio.
‘Capitolo importante per la Fiorentina, punto più basso per la Juventus’
“I giovani cacciati dal progetto a banchettare sui resti di una squadra in decomposizione. Fiorentina-Juventus è finita 3-0, con un risultato quasi imbarazzante da commentare, persino per l’allenatore vincitore, che ai microfoni non se l’è sentita di sparare sulla croce rossa. La Fiorentina ha scritto un capitolo importante della sua storia recente, pesando il significato simbolico della sfide alla Juventus. Accresciuto dal momento che i rivali stanno attraversando. Oggi siamo nel punto più basso della Juventus di Thiago Motta. Per ora. La sconfitta contro l’Atalanta aveva sorpreso e abbattuto, dopo questa è subentrata la rassegnazione. La squadra è apparsa svuotata e confusa, senza speranza. Neanche per un momento è sembrato che potesse andare in modo diverso, che potesse girare con un po’ di fortuna”.
“Palladino ha parlato di “buona mezz’ora”, ma ha tralasciato di dire che dopo 18 minuti il risultato era di 2-0 per la Viola. Thiago Motta nell'attesissima conferenza stampa post-partita ha parlato di continuazione dell’ultima con l’Atalanta, come se alla Juventus non fosse bastata una settimana per riordinare le idee dopo la batosta presa in casa. Più volte abbiamo visto i giocatori bianconeri battibeccare tra loro, sulle responsabilità o su differenze di vedute nella singola azione. Motta si è assunto tutte le responsabilità, ma è chiaro che la Juventus paga anche questa catena di letture individuali errate o semplicemente lente. Non esiste ancora un joystick con cui l’allenatore può evitare gli errori individuali, ma in questo momento Motta sembra comunque così confuso che magari la Juventus giocherebbe anche peggio. In sintesi, i problemi della Juventus non sembrano avere inizio o fine: sono l’aria che si respira.
‘Kean e Fagioli, scartati da Motta, sono stati decisivi per la Fiorentina’
“La Fiorentina quest’anno si è difesa spesso bassa e ha rinunciato volentieri al pressing, ma è stato comunque strano vedere la Juventus così impreparata. La squadra di Thiago Motta aveva una settimana di tempo: l’ideale per preparare la sfida. Il fatto che la Fiorentina venisse da una partita questo giovedì era un ulteriore aiuto. La Fiorentina è tornata in campo domenica alle 18, dopo aver giocato giovedì sera e la formazione in campo è stata sostanzialmente confermata in blocco da Palladino. La squadra più scarica di testa e gambe, quella che sembrava non aver riposato era però la Juventus, che ha sia le idee confuse che pochissima fiducia in quello che deve fare. Non ha saputo come gestire il pressing viola pur essendo la prima cosa da preparare in una gara del genere”.

“Due giocatori scartati da Motta - ovvero Kean e Fagioli - sono stati decisivi nell’azione da gol della Fiorentina e in generale per la prestazione contro la Juventus. In questo caso Fagioli ha potuto muoversi con tanto spazio davanti a sé, libero da Thuram, che si era staccato da lui per coprire lo spazio dove si trovava Gudmundsson andato incontro. Non poteva sapere della copertura in estremo ritardo di Renato Veiga su Mandragora e che quindi la sua posizione era totalmente inutile, ridotto a un semplice spaventapasseri al centro della trequarti difensiva. Il centravanti Vlahovic, il più costoso giocatore della Juventus da Cristiano Ronaldo, è rimasto in panchina a osservare sotto il cappuccio la sua squadra crollare. La Juventus aveva bisogno di segnare e lui non era considerato all’altezza del compito. Stessa sorte toccata a Yildiz, il più promettente giocatore della rosa, quello a cui è stata affidata la maglia numero 10 ad inizio stagione”.