Sofyan Amrabat. Foto: Fanfani/Fiorentinanews.com
Sofyan Amrabat. Foto: Fanfani/Fiorentinanews.com

Alessandro Bocci, giornalista del Corriere della Sera, a Radio Bruno ha parlato di Fiorentina a 360 gradi, dalle situazioni più spinose di campo alle necessità da colmare sul mercato. 

Bocci si è espresso così: “Sono curioso di vedere come Italiano affronterà queste prime gare stagionali. Ci sono calciatori in ritardo negli schemi viola, come Beltran, e altri come Barak sul piano fisico. Arthur sembra a tratti irrinunciabile, così come Bonaventura, ma non credo possano giocare sempre. Col brasiliano la squadra ha determinate caratteristiche, il vice non esiste, pertanto Italiano avrà studiato una soluzione diversa per il gioco della Fiorentina. Dovesse esserci Amrabat come ‘regista’, rivedremmo una Fiorentina più simile a quella della passata stagione. Vedremo come Italiano gestirà questo inghippo, mi auguro ne esca bene dopo aver fatto esperienza l’anno scorso. Non credo oggi farà tanti cambi, mi aspetto maggiori rotazioni col Lecce”.

Sul marocchino: “Se parte, e credo se ne andrà, serve un centrocampista importante. Negli ultimi giorni penso si presenterà una squadra che chiuderà. La Fiorentina deve assolutamente farsi trovare pronta e deve aver messo un limite per chiudere la trattativa. Non lo si può vendere a due ore dalla fine del mercato. Dopo aver fatto capire di voler partire è rimasto ed è stato professionale. Non partisse, non mi dispero. È l’incontrista più forte della Serie A e può giocare con Arthur. Trovare un giocatore del suo livello sarebbe un problema, per questo se rimanesse…”

E ancora: “Consideriamo che oggi gli unici cambi a centrocampo sono Duncan e Infantino. Non si può caricare il giovane argentino al primo anno in A di troppe responsabilità. Sono convinto che sarà bravo ad accorciare i tempi di apprendimento in Italia, ma non sarebbe giusto fin da subito buttarlo dentro nel modo sbagliato. Non è pronto e non penso che Italiano lo inserirà subito in pianta stabile. Serve poi un difensore centrale, la crescita di Ranieri è sotto gli occhi di tutti, ma Quarta uscirà. Se Sabiri esce è perchè ha fatto o detto qualcosa che all’allenatore non è piaciuto. È giusto non alimentare mugugni in un reparto molto folto nella rosa viola". 

Quindi chiude: "Il Rapid Vienna? Non dico mai che la Fiorentina è favorita, per atteggiamento mentale. Ho ancora negli occhi quanto accaduto col Lech Poznan. Troppe volte la Fiorentina è caduta su ostacoli apparentemente semplici. Mi aspetto una partita comunque difficile perchè gli austriaci stanno bene ed hanno 7 partite ufficiali nelle gambe".

 


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