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E' inevitabilmente finito in secondo piano rispetto all'emergenza coronavirus, ma il tema rimane comunque di fondamentale importanza. Cosa ne sarà di Beppe Iachini? Che l'ex allenatore dell'Empoli sia arrivato alla Fiorentina come traghettatore, all'inizio, sembrava scontato. D'altronde la situazione con Montella era diventata insostenibile e pericolosa, ragion per cui c'era bisogno di cambiare subito. E virare, in assenza anche di grandi nomi sul mercato, su un condottiero che prima di tutto svegliasse la squadra dal torpore con la sua grinta. Niente di meglio allora di Beppe Iachini, che infatti ha raccolto subito dei buoni risultati. Trend che si è poi appiattito un po', con le prime sconfitte che hanno interrotto il periodo magico. Potremmo senz'altro dire che quella di Iachini è una Fiorentina operaia, che sarebbe capace di salvarsi senza problemi. Difficile stabilire invece se potrebbe essere una squadra da Europa, da classifica alta, che possa diventare protagonista del campionato (innesti dal mercato permettendo). Tutto dipenderà dalla volontà di Commisso, il cui piano lo conosciamo bene: riportare la Fiorentina tra le big del calcio italiano. E per farlo, è presumibile che il presidente voglia partire da un top allenatore, magari un nome a sorpresa. A farne le spese sarebbe Iachini, che più che la mancanza di risultati pagherebbe l'idea che si è creata di lui: un allenatore non da big. Vedremo cosa accadrà in futuro. La verità probabilmente è che ad ora nessuno ha le idee chiare su niente, compresa la situazione allenatore. Anche perché c'è un campionato da finire (forse), e chissà che Iachini non possa ancora giocarsi le sue carte.


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