Igor e quell'eccessiva sofferenza contro la fisicità di Nzola costata due punti alla Fiorentina. Ma Italiano sarà costretto a spremere il brasiliano anche in Polonia
Uno dei peggiori in campo nel pareggio contro lo Spezia è stato certamente Igor, reo di aver lasciato sfilare Nzola per il gol dell’1-1. Il centrale brasiliano della Fiorentina ha sofferto non poco la fisicità dell’attaccante di Semplici, che ha avuto vita facile nel sabato pomeriggio del Franchi. Con un Milenkovic ancora acciaccato, Italiano aveva scelto la via conservativa, preservando il serbo per il cruciale match di Coppa.
Probabilmente, però, i centimetri e il gioco d’anticipo del numero 4 viola avrebbero fatto comodo nel secondo tempo dell’ultimo incontro. Per far ripartire velocemente l’azione e recuperare più palloni sulla linea di metà campo. Per questo motivo, Italiano dovrebbe rispedire subito in campo il suo miglior difensore contro il Lech Poznan, squadra notoriamente fisica e robusta. Con un tale Ishak, dalle caratteristiche non troppo dissimili da Cabral, ci sarà pane per i denti per la retroguardia gigliata.
Se Milenkovic ritroverà la titolarità, resta da capire chi fra Ranieri, e appunto Igor, lo accompagnerà sul prato dell’INEA Stadion. Oltre agli attributi fisici, infatti, gli uomini di van den Brom presentano anche singoli rapidi e brevilinei, difficili da prendere in velocità. Con la squalifica di Martinez Quarta, però, viene difficile pensare che il tecnico viola possa concedere un turno di riposo al centrale brasiliano.
Quali che siano le scelte di Italiano, una boccata d’aria gioverebbe a un calciatore dal fisico statuario come quello dell’ex Spal. Nzola gli è costato due punti, ma in Polonia la Fiorentina non può steccare il primo round dei quarti di finale. Per fermare Skoras (altro giocatore frizzantino dei polacchi) e compagni serviranno un ritrovato Milenkovic e un concentratissimo Igor. Per ritrovare subito fiducia e averlo carico per tenere testa anche al prossimo avversario come Holjund.
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