Palladino: "Le parole di Kouame mi sono piaciute molto e vi garantisco che non c'è nessun problema tra i giocatori. Per la Fiorentina sto dando anima e cuore"
Alla vigilia della partita di Conference League contro il The New Saints, il tecnico della Fiorentina Raffaele Palladino è tornato sulle parole di Kouame: “Le ho ascoltate, lui ha parlato da capitano e da leader. Mi è piaciuto molto quello che ha detto, credo che le sue parole siano state un po' strumentalizzate anche perché la linea tra positivo e negativo era sottile. Lui ha parlato di ”giocare insieme" perché è quello che dico sempre io, intendendo la capacità di trovarsi tra compagni nello stretto facendo girare la palla veloce. Se poi un giocatore tenta una giocata personale, io lo apprezzo sempre".
Su Moreno: “Domani scenderà in campo perché è l'unico centrale di ruolo disponibile. Sarà un'occasione anche per lui, quando è arrivato non era nelle condizioni fisiche giuste ma adesso sta bene e potrà dimostrare il suo valore”.
Su Gudmundsson: “Ha fatto due spezzoni di gara e viene da un ritiro non completo, dovremo portarlo nella miglior condizione il prima possibile. Valuterà se e quanto farlo giocare domani”.
Sul rapporto tra compagni: “Il siparietto sulla punizione a Empoli per me è una cosa normale. Ci sono due giocatori che ci tengono a calciare una punizione per fare gol e per aiutare la squadra, nulla di strano. Sia sulle punizioni che ovviamente sui rigori ci sono delle gerarchie, poi in campo si può discutere in maniera costruttiva tra compagni. Credetemi, ci vogliamo bene tutti quanti e non c'è nessun problema tra i ragazzi".
Sul momento a livello personale: “Non è un momento difficile o di crisi, ma semplicemente di lavoro. Io sto qui al Viola Park 24 ore su 24 per migliorare la squadra, sto dando il cuore e l'anima per questa società e lo stesso stanno facendo i giocatori. Sappiamo che nel calcio contano i risultati e quando non arrivano lo stimolo è quello di fare ancora di più”.
Sul modulo: “Non voglio dare vantaggi agli avversari e quindi non rivelerò come giocheremo, però posso dire che sono contento di come la squadra si sia adattata a qualunque tipo di schema. I numeri comunque lasciano il tempo che trovano, a Empoli abbiamo giocato a cinque con Bove che si abbassava. Alla fine la differenza la fanno i giocatori”.
Su Beltran, Parisi e Kayode: “Non esistono riserve in questa squadra, sto cambiando tanto e per me tutti sono importanti. Domani lo vedrete, chi scenderà in campo dovrà darmi delle risposte positive e sono sicuro che succederà”.