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Non sarebbe giusto bocciare Cabral, ma sicuramente, dal brasiliano acquistato in inverno dalla Fiorentina, in tanti si sarebbero aspettati subito qualcosa in più. Il giocatore è stato in difficoltà, più dal punto di vista fisico che tattico ci dicono, anche se, in fondo, arrivava dalla Svizzera, non dall’altra parte del mondo.

Adesso, dopo la sosta, arriveranno risposte importanti. In queste due settimane Italiano cecherà di restituirgli forza e brillantezza per il rush finale del campionato. Dove Piatek, che si è fermato un po’, sembra garantire ancora maggiore sfrontatezza in area di rigore.

Settimane, partite decisive per la corsa all’Europa ma per capire anche come disegnare il reparto offensivo del futuro. La Fiorentina, che Cabral lo ha acquistato a titolo definitivo, dovrà presto sciogliere le riserve su Piatek, il cui riscatto costa 15 milioni di euro. Al momento, la situazione è sicuramente incartata.

Intanto Pradè si guarda attorno, soprattutto nel mercato italiano. La voglia di acquistare un giovane forte (alla Scamacca) che conosca bene il nostro calcio c’è ancora. Un centravanti con il quale cominciare un percorso. Certo, in questo senso e sui soldi da mettere sul piatto, molto dipenderà dal piazzamento di quest’anno. Con l’Europa il budget a disposizione sarebbe superiore.

Due mesi, aprile e maggio, per osservare e scegliere. Le porte dell’attacco sono ancora scorrevoli, il dopo Vlahovic deve ancora essere scritto. E c’è Alvarez sullo sfondo, uno su cui la Fiorentina sta tornando in modo prepotente dopo i tentativi dello scorso gennaio. La trattativa è nuovamente calda. Burdisso è in Sud America, da là arriveranno importanti novità.


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