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Che a Italiano piaccia giocare con gli esterni a piede invertito ormai lo si è capito. Nico Gonzalez o Ikonè a destra, Sottil o Saponara a sinistra, e Piatek nel mezzo. Con questo schieramento la Fiorentina si appresta a scendere in campo tutte le settimane, nonostante i dati (e lo stesso Italiano) evidenzino che i numeri in fase realizzativa sono tutt'altro che fantastici.

Inutile ripetere che Piatek non è Vlahovic, e che quindi non fa tutto quel lavoro di sponda che faceva il serbo. Il polacco è uno straordinario uomo d'area, bravo come pochi a buttare dentro il pallone quando gli capita a tiro nei pressi della porta. Ecco allora che, forse, chiedere a Piatek un lavoro a tutto campo e lamentarsi se durante la partita scompare, suona un po' come un controsenso.

Il centravanti viola ha bisogno di più cross in area, di passaggi che gli permettano di eseguire il tap in sotto porta. Cosa che difficilmente può avvenire con gli esterni invertiti, che anziché andare sul fondo tendono ovviamente ad accentrarsi per il tiro. Chissà che invece Sottil e Nico Gonzalez, non propriamente incline alla giocata "alla Robben", non potrebbero fare meglio giocando sul proprio piede di competenza. Infilandosi in area con la loro velocità e fantasia, servendo Piatek nel modo che da sempre preferisce.


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