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La cosa più sbagliata che potremmo fare nei confronti di Alessandro Bianco è giudicarlo dopo la prima partita, anzi dopo i primi 64 minuti della sua carriera in Serie A. Il giovane centrocampista della Fiorentina era un po' il grande atteso della partita di ieri, e Italiano ha accontentato tutti coloro che lo volevano titolare anche alla luce del ritardo di condizione di Amrabat e dell'infortunio di Mandragora.

Detto fatto: Bianco ha esordito sfoggiando subito grande personalità e voglia di mettersi in mostra, al contempo senza strafare. Nel primo tempo il ragazzo si è fatto apprezzare per la sicurezza con cui chiedeva sempre il pallone, per una buona dose di palloni recuperati con grinta e anche per un bel tiro che ha impegnato Di Gregorio. Poi, col passare dei minuti, è calato fisicamente e di conseguenza anche sul piano della lucidità, ciò che forse gli ha impedito di seguire l'inserimento di Carlos Augusto sul gol del pareggio.

Del tutto normale per un calciatore che, per quanto giovane, finora aveva giocato pochissimo e quindi non poteva aver assimilato a pieno i ritmi della partita. Giusto sostituirlo dunque, così com'è giusto però schierarlo e dargli continuità. Non solo quando mancheranno i suoi compagni più esperti, perché di partite ce ne sono tante e lo spazio esiste a prescindere. Italiano si è detto soddisfatto e in effetti Bianco è stata una delle poche note liete di ieri sera, nella speranza che la sua presenza in campo non si riveli un'eccezione.


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