Già scattata l'ora delle sentenze? Qualcosa manca ed è evidente, ma siamo solo a 180 minuti dal fischio d'inizio. Ora tocca a Firenze
Già scattata l'ora delle sentenze? Siamo alla seconda partita della stagione, alla prima negativa. Una su due, non un bel record, direbbe qualcuno. Eppure prima di tirare la croce a destra e a manca, bisognerebbe analizzarle le partite. Dal 1' al 90'.
E così la Fiorentina esce sconfitta da Vienna, contro un Rapid più in forma, più preparato e con più aggressività. Che la squadra di Italiano abbia sottovalutato l'avversario (o si sia sopravvalutata)? Ai posteri (al Franchi tra una settimana) l'ardua sentenza. Quello che sappiamo, sicuramente, è che il Rapid Vienna ha iniziato la sua stagione ufficiale un mese fa, precisamente il 23 luglio in coppa austriaca. La Fiorentina una settimana fa.
C'è da carburare, c'è da capire, c'è da integrare e far integrare. La trasferta di Genova ha esaltato un po' tutti ed è stato giusto così per quanto si è visto in campo. Ma così come si deve registrare la squadra di Gilardino, lo deve fare anche quella di Italiano. In fondo, abbiamo iniziato solo ora. Serve calma, dunque, nei giudizi. Non nelle sentenze.
Queste si potranno fare, in parte, a una fine del mercato che si avvicina sempre di più. Non serve guardare ai risultati per capire che a questa Fiorentina manca ancora qualcosa e i dirigenti viola lo sanno bene. Da sciogliere ancora diversi nodi: da Jovic ad Amrabat, da Duncan a Quarta, senza contare le offerte che sono arrivate per Kouame e la situazione Sabiri. Tra (non più) pilastri e jolly che possono dare una grande mano. Per qualcuno che esce, però, servirà qualcuno che entra. E il tempo stringe. Non se ne andranno tutti, questo è ovvio, ma di buchi da tappare ancora ce ne sono e il peso delle uscite non sarà leggero. Si potranno fare sentenze sull'operato di Pradé e Barone, dunque, anche se solo parziali.
Intanto in campo abbiamo già visto buone cose da parte di Arthur, Infantino e anche sprazzi di Beltran. Nzola ancora indietro, Parisi atteso come i regali dai bambini a Natale. Ancora questa Fiorentina va scoperta (e rinforzata). Adesso due battaglie al Franchi, finalmente. Prima Lecce, poi di nuovo Rapid. Servirà Firenze, serviranno i fiorentini, per spingere la squadra di Italiano verso i gironi di Conference League che, inutile girarci intorno, sono il primo obiettivo minimo di questa stagione. Intanto contro i pugliesi la Fiesole sarà sold out. Ricominciamo da qui!