Un'arma in più per la Fiorentina e un'assenza che è impagabile
Bentornata Serie A, bentornata parvenza di normalità, bentornata Fiorentina. Stiamo vivendo la vigilia di un match ufficiale, così come non accadeva ormai da mesi. Siamo qui a parlare di tattica, formazioni, di stimoli, di prospettive, così come facevamo prima che arrivasse il blocco Covid a rovinare la nostra festa e a mettere in seria difficoltà la nostra società (non intesa come società calcistica, ma come insieme di individui).
Dove eravamo rimasti? Eravamo rimasti con la Fiorentina tredicesima in classifica con trenta punti raccolti. Dopo i vari recuperi che hanno caratterizzato questo weekend i viola sono cinque punti sopra la terzultima (la zona retrocessione) e a nove lunghezze di distanza dalla sesta, ovvero l'ultima che va in Europa. Rispetto a marzo questa squadra ha sicuramente un'arma in più che si chiama Franck Ribery. Non fosse stato fuori per mesi, a quest'ora staremmo parlando sicuramente di un'altra graduatoria e di un'altra annata. La possibilità di vederlo stasera fin dall'inizio c'è ed solo questo ci fa dire: tanta roba!
C'è però anche un'assenza impagabile: il pubblico del Franchi. Senza stare a fare uso e abuso di retorica, tante volte i tifosi viola sono stati importanti per le sorti della squadra, quell'ingrediente in più che ha stimolato oltremodo i giocatori in campo. Oggi non ci saranno a spingere l'undici di Iachini: proveranno a farlo da davanti la televisione o da davanti allo schermo di un computer o di un cellulare. Ma ovviamente non sarà la stessa cosa.
Parvenza di normalità dicevamo. Giusto questo, perché vedere uno stadio vuoto per una partita di calcio a livello professionistico, tanto normale non è.