Baiano a FN: “Fiorentina non abituata a reggere più impegni. La Conference League ti leva l’anima. Italiano? Tanto ‘è sempre colpa dell’allenatore’”
Nove punti in sette partite in Serie A, situazione tutt’altro che rosea nel girone di Conference League. La sosta per le nazionali concede un attimo di respiro alla Fiorentina, che non ha avuto un inizio di stagione semplice e rilassante. Per conoscere un autorevole parere sulla situazione, Fiorentinanews.com ha contattato Francesco ‘Ciccio’ Baiano, allenatore dell’Aglianese ed ex calciatore che ha indossato anche la maglia viola.
“La Fiorentina ha fatto vedere anche cose buone. Non dimentichiamoci che non è una squadra abituata ad avere l’infrasettimanale fisso. La Conference League è una coppa che ‘ti leva l’anima’: giochi di domenica in giovedì, senza pause. Per adesso, il gruppo fa fatica a reggere il doppio (se non il triplo) impegno. Si può pagare dazio, in lungo andare”.
“Parliamoci chiaramente: gli allenatori sono criticati quando si vince, figuriamoci quando si perde o quando non arrivano i risultati. Per tutti è sempre colpa dell’allenatore… L’anno scorso le cose sono andate bene e il modulo era sempre quello. Sono arrivati nuovi giocatori, la piazza sembrava contenta, ma siamo sicuri che questi siano più bravi di quelli che sono andati via? Questo si può dire solo a fine campionato. Prima di criticare a prescindere, meglio aspettare. Non è il caso di dare giudizi adesso dopo sette giornate anche perché, se sarà una stagione fallimentare, ce lo diranno i risultati”.
“No dai, voti non ne do. Quelli si danno alla fine. Sono arrivati giocatori bravi, questo non è in dubbio. Se questi siano adatti o meno, come detto prima, ce lo dirà il tempo”.
Come giudichi i primi risultati della Fiorentina? Il bilancio è considerabile sufficiente?
“La Fiorentina ha fatto vedere anche cose buone. Non dimentichiamoci che non è una squadra abituata ad avere l’infrasettimanale fisso. La Conference League è una coppa che ‘ti leva l’anima’: giochi di domenica in giovedì, senza pause. Per adesso, il gruppo fa fatica a reggere il doppio (se non il triplo) impegno. Si può pagare dazio, in lungo andare”.
Le scelte di Italiano sono spesso state oggetto di discussione. Tu che ne pensi? La Fiorentina dovrebbe davvero cambiare qualcosa tatticamente?
“Parliamoci chiaramente: gli allenatori sono criticati quando si vince, figuriamoci quando si perde o quando non arrivano i risultati. Per tutti è sempre colpa dell’allenatore… L’anno scorso le cose sono andate bene e il modulo era sempre quello. Sono arrivati nuovi giocatori, la piazza sembrava contenta, ma siamo sicuri che questi siano più bravi di quelli che sono andati via? Questo si può dire solo a fine campionato. Prima di criticare a prescindere, meglio aspettare. Non è il caso di dare giudizi adesso dopo sette giornate anche perché, se sarà una stagione fallimentare, ce lo diranno i risultati”.
Qual è il tuo voto al mercato viola? La squadra si è rafforzata o indebolita rispetto alla stagione precedente?
“No dai, voti non ne do. Quelli si danno alla fine. Sono arrivati giocatori bravi, questo non è in dubbio. Se questi siano adatti o meno, come detto prima, ce lo dirà il tempo”.
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