Dottore, che sintomi ha l'essere gruppo?
"Dottore, che sintomi ha la felicità?". Canta così Lorenzo Jovanotti nella sua famosissima Mi fido di te. Prendiamo in prestito questo verso e lo trasformiamo in un Dottore, che sintomi ha l'essere gruppo? Se c'è una cosa in cui Vincenzo Italiano è riuscito al meglio dall'inizio della sua avventura alla Fiorentina, questo è costruire un vero gruppo squadra, al di là del campo.
Non serve essere un acuto osservatore per capire come ci sia un bel legame tra tutti i componenti della rosa viola, lo staff e l'allenatore. "Di ragazzi che vogliono andare via credo non ce ne sia nemmeno uno, s'è creato qualcosa di bello, un gruppo unito e coeso" aveva detto lo stesso Italiano alla vigilia del match mai giocato contro l'Udinese.
Anche ieri sera al Maradona di Napoli tanti i sintomi di una Fiorentina unita e coesa in un solo gruppo, capace di rialzarsi alla grande dopo la batosta di Torino. E i segnali di benvenuto sono arrivati per i due nuovi acquisti Ikoné e Piatek, protagonisti di un gol e un assist contro il Napoli. Al 119esimo Youssef Maleh viene lanciato in porta dall'ex Lille, segnando il definitivo 2-5. L'italo-marocchino appena segnata la rete si gira e abbraccia l'assistman francese, indicandolo come se fosse stato lui a segnare il gol. Un gesto che è passato quasi inosservato, ma che fa capire molto del gruppo viola. Soprattutto se a farlo è un ragazzo di 23 anni alla sua terza rete con la maglia della Fiorentina.
E nel post partita non poteva mancare anche il post dell'uomo spogliatoio Antonio Rosati, che ha postato una foto sul suo ormai celebre profilo Instagram in compagnia del nuovo arrivato Piatek, dedicandogli un verso della canzone "Pistolero" di Elettra Lamborghini in onore del soprannome dell'attaccante... Per poi tradurla in polacco per lui!
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Sintomi belli, che fanno bene. Dottore, questa Fiorentina è un gruppo vero!