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E ora che si fa? Se lo sono chiesti un po' tutti gli appassionati del calcio italiano negli ultimi giorni, a partire dai vertici, comprensibilmente incerti sull'esito da assegnare a questa maledetta stagione. Le ipotesi da ieri sono ufficialmente sul tavolo: si chiude qui, qualora l'emergenza Coronavirus non dovesse placarsi al 3 aprile prossimo, oppure si torna in campo per un tour de force senza precedenti, con ben 7 giornate a maggio. Oppure ancora, si istituiscono play-off e play-out straordinari, sempre nel caso in cui si possa giocare ma non si voglia congestionare il calendario in vista degli Europei (che la Uefa sembra voler confermare...). La zona play-off nel caso non riguarderebbe la Fiorentina e lo stesso dovrebbe valere per quella play-out, fermo restando che anche in caso di scelta per questa opzione sarebbe tutto da chiarire il numero delle partecipanti. A logica si tratterebbe di un numero pari, dunque 4 o 6: nel primo caso, congelando la classifica attuale (a cui mancherebbero solo gli ultimi 4 recuperi della 25esima giornata) sarebbero Genoa, Lecce, Spal e Brescia a giocarsi il posto salvezza; nel secondo caso invece, entrerebbero in corsa anche Sampdoria (26) e Torino (27): entrambe però devono recuperare un match per mettersi in pari con le altre. Vincendolo salirebbero a 29 e 30, superando l'Udinese e, nel caso dei granata, raggiungendo la Fiorentina. In tale situazione sarebbero proprio friulani e doriani ad aggiungersi alla lotteria dei play-out.

In quale caso rischierebbe il coinvolgimento allora la Fiorentina? In quello in cui, molto fantasioso ad oggi, venissero fatti dei play-out addirittura ad 8 squadre: a quel punto la squadra viola sarebbe proprio la prima delle coinvolte, con il suo tredicesimo posto. L'ipotesi esiste, per quanto molto remota, mentre quella più verosimile è che, in caso di play-out, la scelta vada sulle 4 partecipanti, che per la Fiorentina significherebbe stagione già conclusa.


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