Palladino aveva chiesto una super prestazione a quelli che lui non osa definire riserve, ma la prova l'ha passata a pieni voti solo Adli. Per battere i modestissimi New Saints servivano i titolari
“Altro che squadra di serie C” commenta la Gazzetta dello Sport in merito alla partita di ieri sera tra Fiorentina e The New Saints, che a visto i viola trionfare per 2-0. E ancora: “I biancoverdi, in maglia stile Celtic, sono tosti eccome. La Viola per domarli e brindare alla vittoria numero 100 nelle manifestazioni Uefa, la diciannovesima dell’era Commisso, ha dovuto inserire tre titolarissimi pesanti, Dodò, Kean e Gudmundsson perché per 65’ ha sofferto senza mai riuscire a scardinare il bunker gallese”.
Ieri è stata l'occasione per vedere in campo chi fino ad ora aveva giocato meno, ma le risposte non sono state eccellenti: “Il tecnico aveva chiesto una super prestazione a quelli che lui non osa definire riserve. Ma la prova l’ha passata a pieni voi soltanto Adli, capace di voler sempre inventare qualcosa usando gli eccellenti piedi che ha. Non hanno sfruttato certo l’occasione Sottil e Ikoné, incapaci di dribblare i gallesi e di indirizzare palloni che non cadessero nel vuoto. Da rivedere Parisi che nella ripresa è migliorato, mentre Biraghi ha retto sempre dietro, meglio di Moreno che con un retropassaggio di testa ha rischiato di mandare in porta Bradley”.
Un primo tempo sterile, con un Ikoné mandato spesso all'uno contro uno che non ne ha azzeccata mezza. I fischi si sono fatti sentire e Palladino è stato chiamato alla svolta obbligata. Nonostante questo anche il rientro in campo è stato a ritmi bassi. Poi l'ingresso di Dodo, Gud e Kean ha cambiato volto alla Fiorentina, che ha trovato una vittoria molto, troppo sofferta.