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Si è chiuso da poche ore il calciomercato: per commentare e dare un giudizio a quello della Viola, FiorentinaNews.com ha contattato in esclusiva Luca Ariatti, ex giocatore gigliato (vanta 86 presenze in tutto con la compagine toscana) ed oggi agente sportivo.

Salve Ariatti. Può dare un giudizio sul mercato invernale della Fiorentina appena conclusosi?

“La Fiorentina è stata molto attiva sul mercato ed ha fatto senza dubbio delle buone operazioni. La scelta in extremis su Fagioli mi trova molto d’accordo perché la considero molto logica nel piano di gioco di Palladino. La squadra aveva già una base molto forte di suo e non era facilmente migliorabile perché stava già facendo molto bene. Quindi, i rinforzi arrivati credo che rappresentino i puntelli migliori che si potevano inserire. Difficilmente si poteva fare di meglio”.

Zaniolo è un talento enorme, ma ha anche un carattere difficile. Può tramutarsi in una scommessa vincente come quella di Kean?

“Zaniolo ritorna da ex ed è un ritorno assolutamente affascinante. Lui rappresenta una risorsa, ancora giovane, ed un patrimonio del calcio italiano. Gli infortuni lo hanno sempre penalizzato, ma a Firenze con Palladino può trovare allenatore ed ambiente ideali”.

Cosa può non aver funzionato nella recentissima esperienza di Bergamo per l’ex Roma?

“Si tratta di un giudizio difficile da dare per chi non è all’interno del mondo Atalanta. Posso, però, dirle che la cosa che serve più a Zaniolo è quella di giocare con continuità. Tutto dipende da questo. Se gioca spesso, le sue qualità verranno senz’altro fuori”.

Adli e Fagioli possono giocare insieme? E quanto può dare l’ex Juve, per il quale il primo a stravedere è proprio il CT della Nazionale Luciano Spalletti, alla Viola?

“I giocatori di qualità possono sempre giocare insieme. Palladino ama la qualità e saprà trovare i giusti equilibri, anche in base alla forza degli avversari che via via dovrà affrontare la Fiorentina. Se i due atleti riescono a prendersi le misure a vicenda, Fagioli può diventare una grande risorsa, come lo è stato Adli fino ad ora”.

L’assenza di un vice Kean è pericolosa per il proseguo della stagione?

“Oggi Kean ha dimostrato di saper fare goal, di essere un uomo leader, di stare in ottime condizioni fisiche e di rappresentare l’attaccante indiscusso della Fiorentina. Al momento, quindi, almeno guardando da fuori, non serve un altro attaccante. Il problema è, però, che non si possono prevedere gli eventuali infortuni, che ovviamente gli auguro che non arrivino mai. A fine stagione capiremo se la scelta della Fiorentina sarà stata azzeccata o meno. Se stesse sempre come oggi, di certo, le potrebbe giocare anche tutte lui”.

La Fiorentina ha davanti a sé una doppia sfida con l’Inter in quattro giorni: se e quanti punti può fare la Viola nelle due gare?

“Partiamo da un presupposto: la Fiorentina ha le qualità per battere chiunque, in quanto ha giocatori di alto livello che possono determinare la partita in qualsiasi momento. Nessun avversario è imbattibile. Anche se l’Inter è fortissima, si può sconfiggere, nonostante il divario di punti e di tasso tecnico esistente, almeno sulla carta, tra le due compagini”.

È una Fiorentina da Champions League?

“Ci può arrivare, sì, la classifica dice questo. Magari sfruttando anche il ranking e l’eventuale 5’ posto utile. È tutto molto aperto. In classifica, fino al Milan, tutte possono rientrare in questa seconda fase di campionato. Sia la lotta scudetto che quella per la Champions League si decideranno punto a punto. Non vedo squadre favorite a priori”. 

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