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In Cina il Drago è l'unica creatura mitologica dello Zodiaco ed è associato alla forza, alla salute, all'armonia e alla fortuna. I draghi vengono posti al di sopra delle porte o sui tetti delle casse per difenderle dai demoni e dagli spiriti maligni. E proprio la porta della Fiorentina dovrà essere difesa dal Drago viola, in arte Bartlomiej Dragowski: la scelta del club gigliata è stata di quelle importanti. Fiducia totale all'ex Empoli, con conseguente prolungamento del contratto, aumento dell'ingaggio e cessione in prestito biennale di Alban Lafont al Nantes. Un taglio netto rispetto alle scelte del passato, dopo l'annata del portiere francese tra pochi alti e tanti bassi.

I sei mesi all'Empoli, con una salvezza in Serie A prima accarezzata e poi sfiorata all'ultima giornata di campionato, hanno convinto la nuova dirigenza della Fiorentina a dare la maglia da titolare a Dragowski: una responsabilità importante, nell'anno della prima Fiorentina di Rocco Commisso. Il talento e i mezzi fisici del polacco non sono in discussione: tutta da valutare invece, la tenuta mentale dell'ex Jagellonia. Sì perché un conto e giocare nell'Empoli, dove arrivano tanti tiri in porta e la concentrazione per forza di cose è sempre massima: altra storia è farlo nella Fiorentina, dove Dragowski sarà chiamato in causa meno volte e dovrà rispondere presente. Il club viola ha puntato le fiches su di lui e si aspetta molto da quello che sarà l'anno del Drago. 

 

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