Antognoni: "Ho scelto di diventare una bandiera della Fiorentina e sono contento. Dopo l'incidente con Martina ho vinto il Mondiale, spero la squadra di Italiano riesca ad ottenere un trofeo"
Nel giorno del proprio 70esimo compleanno, la bandiera della Fiorentina Giancarlo Antognoni ha parlato a Sky, che gli ha dedicato spazio con un servizio apposito e permesso di ripercorrere alcuni episodi importanti della sua lunga carriera da calciatore prima di spaziare anche sull'attualità.
‘Contento di aver scelto Firenze, è come se giocassi ancora. Dispiace non aver vinto lo Scudetto in viola'
“Sono rimasto a Firenze diventando una bandiera della Fiorentina e sono contento della scelta che ho fatto. I fiorentini mi amano sempre e ogni giorno andando in giro per Firenze per me è come se giocassi ancora. Ho vinto poco purtroppo, non sono riuscito a vincere lo Scudetto ma l’affetto dei fiorentini vale di più”.
“L’incidente con Martina è stato brutto ma dopo 4 mesi fortunatamente ho ricominciato a giocare e l’ho fato bene, sfiorando lo Scudetto e poi vincendo il Mondiale con l’Italia che ricordo ancora oggi con grande affetto. Vincere il Mondiale penso sia la cosa più importante per un calciatore. L’episodio mi ha cambiato perchè mi ha dato la possibilità di reagire nel modo giusto assieme alla famiglia e ai tifosi che mi hanno sempre sostenuto”.
‘Speriamo che la Fiorentina riesca a vincere un trofeo. Viola ancora in corsa su tre fronti’
“Ad una squadra serve sempre un bomber. Vediamo come andrà a finire la stagione della Fiorentina, che quest’anno sta andando un po’ a fasi alterne. Ci auguriamo che riesca ad ottenere i risultati che si è prefissa dall’inizio. È in corsa per la Coppa Italia e la Conference League, così come per una qualificazione europea in campionato. Si giocherà tutto nel mese che viene e mi auguro che riesca a vincere un trofeo”.
“I 10 che più mi hanno affascinato? Baggio e Del Piero, che hanno dimostrato tutto il loro valore. Oggi è più difficile trovare i veri 10, è un numero che va un po’ a scomparire; vorrei che il 10 fosse riportato al centro delle squadre nelle scuole calcio”.