Di Chiara: "Con la certezza della Conference adesso cambia molto per la Fiorentina. La partita di Belgrado è un allarme"
Questo pomeriggio l’ex difensore della Fiorentina Alberto Di Chiara, durante un collegamento con Radio Sportiva, ha avuto modo di commentare alcuni temi caldi in casa viola. Questo un estratto delle sue parole:
“Con la qualificazione alla prossima edizione della Conference League cambia molto per i viola. Se l’anno scorso è stata una stagione impegnativa, soprattutto per quanto riguarda il numero di partite giocate, è chiare che adesso servirà non farsi trovare impreparati. Giocare una competizione europea, anche se spesso ultimamente la Conference League è considerata un trofeo minore, è sempre un impegno importante: poi la Fiorentina avrà l’occasione di compagnare l’opera dopo la sfortunata finale di Praga. Questa decisione della Uefa completa la grande rincorsa fatta dai viola lo scorso anno, con una brutta partenza iniziale ma con un rush finale in crescendo. E’ comunque chiaro che sarebbe stato meglio senza essere ripescati. L’anno scorso la squadra di Italiano, arrivando in finale in tutte le competizioni, arrivò a giocare quasi 60 partite, ma quest’anno ci saranno da aggiungere altre due partite di Supercoppa Italiana. I piani possono cambiare sia dal punto di vista di preparazione di programmazione sportiva, ma la Fiorentina si vorrà sicuramente far trovare pronta”.
Ha poi concluso parlando della sconfitta di Belgrado contro la Stella Rossa: “Devo dire che succede poche volte di vedere 5 gol in 20 minuti, e speso succede quando una squadra professionistica si scontra contro una rappresentativa locale. La Stella Rossa quest’anno è senza dubbio una squadra di livello, che domenica comincerà il suo campionato nazionale, ma servirà comunque analizzare come è andata la sfida. Ho visto molti errori individuali che hanno condizionato il primo tempo, errori dovuti alla mancanza di concentrazione ed alla stanchezza psicofisica che la squadra viola ha attualmente. Non è nulla di grave ma sicuramente Dovrà servire da campanello d’allarme. Anche l’anno scorso si sono presi molti gol del genere, che poi pregiudicavano parte fino a quel momento dominate: credo che sarà Italiano in primis a cercare di risolvere la situazione.