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Serve a tutti una sveglia e ferocia in attacco per chiudere i giochi. Vincenzo Italiano ha analizzato così la partita di stasera della Fiorentina, contro un Genk che sicuramente darà del filo da torcere. 

Accendere la luce

E’ arrivato il momento di accendere la luce, perché il discorso è sempre il solito: la squadra costruisce, crea, tiene palla, ma non finalizza. Vedremo se anche tatticamente l’allenatore gigliato cambierà qualcosa, se riuscirà ad avvicinare qualche giocatore offensivo al centravanti, se penserà alla coppia di attaccanti. 

Sicuramente stasera sarà la prima di una serie di tappe da non sbagliare per rimettere in piedi una stagione che è nuovamente al limite: positiva o negativa? Tutto rimane ancora possibile. In fondo la Fiorentina è sesta in campionato, sta giocando una buona Conference

Risultati migliori ma avversari inferiori

Chiaro che il problema, se di problema si può parlare, è stato l’ottimo inizio, perché ha alzato le aspettative di tutti, dirigenti compresi, creando sicuramente più pressione attorno all’allenatore e ai calciatori. Vero è che in Europa, fino a questo momento, la Fiorentina crea e segna di più, ottiene risultati migliori. Ma diciamoci la verità, il motivo è semplice: gli avversari sono inferiori e il livello è più basso rispetto a quello del nostro campionato. Lo stesso Genk, sicuramente l’avversario più pericoloso, non può impensierire più di tanto una Fiorentina concentrata e in forma. 

I concetti da trasformare in realtà

Stasera il primo verdetto, con gli occhi puntati ancora una volta sull’attacco e sulle scelte di Italiano. Ferocia, cinismo, vedremo se tutti questi concetti, finora astratti, si trasformeranno in realtà. Non rimane troppo tempo anche se siamo ‘ancora’ a novembre. Il campionato può attendere, la Conference no. Anche perché l’unico vero obiettivo, dopo la finale dello scorso anno, è quello di vincerla. 

Stessi limiti e stessa squadra. Appello ai dirigenti: basta scusanti, assumersi qualche responsabilità. Rocco, che ha speso, sarà il primo ad essere arrabbiato
Rimandati a settembre, si diceva un tempo. La Fiorentina a Milano, per l’ennesima volta, va sotto, gioca anche bene, c...

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