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Il Viola Park, i giovani da crescere e i talenti da costruire in casa: tutte linee strategiche che non possono non incontrare interesse per il fenomeno delle "squadre B". La Juve ha avviato il progetto ormai da qualche stagione, lanciando in prima squadra diversi talenti: da Fagioli a Miretti, da Iling a Soulé e non solo. Tutti passati dalla Serie C ma restando "in casa" e poi promossi senza bisogno di prestiti scomodi e incerti e bypassando magari inutili stagioni in Primavera che per chi è precoce, sanno tanto di tempo perso.

Nella prossima stagione dovrebbe seguirne le orme anche l'Atalanta, favorita per l'iscrizione della sua seconda squadra in Serie C al posto del Pordenone, che non dovrebbe iscriversi. E la Fiorentina? Per il momento l'argomento è stato solo trattato superficialmente da Commisso e Barone, in occasione di alcune conferenze stampa. Ma dai prossimi mesi sarà attivo il Viola Park che potrebbe ospitare anche una eventuale seconda squadra, se non per le gare di campionato (occorrono determinati requisiti anche extra strutturali) di sicuro per gli allenamenti. Inserire nella catena che unirà finalmente settore giovanile a prima squadra anche quel tassello intermedio che permetterebbe un salto più agevole dal calcio giovanile a quello vero, sarebbe un ottimo modo per mettere a frutto la nuova casa della Fiorentina.

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