Nel momento più complicato Italiano ha trovato la quadra e la Fiorentina è pronta per giocarsi le coppe. Allenatore-Società, un confronto rimandato a fine anno
La Fiorentina si è svegliata nel momento decisivo. E si sono rialzati i suoi attaccanti, Cabral, Jovic, Ikone.
Tre partite che portano questa conferma importante: la squadra si è sbloccata, in un mese, marzo, dove tutto torna possibile. Le coppe in primis, ma anche un recupero straordinario in campionato.
Lo avevamo detto e scritto che soltanto con un filotto di vittorie, la tendenza poteva essere invertita. E se i viola dovessero vincere a Cremona, allora anche la classifica di Serie A potrebbe assumere un profilo diverso.
Bravo Italiano, che nel momento più complicato ha trovato la quadra. Formazione più veloce, probabilmente anche più in palla dal punto di vista fisico, ma sono le individualità ad essere cresciute. Oggi Cabral sembra un centravanti, Jovic gioca di e per la squadra, Ikone non trova il gol ma fa male quando spinge. Qualche rete di troppo viene ancora presa (anche con il Milan), qualche mancanza in mezzo al campo c’è sempre, ma la Fiorentina si comporta molto di più da squadra. Proprio alla vigilia di dieci giorni davvero importanti, per andare avanti in Conference, e per continuare a sognare. Vincere una Coppa, è adesso questo il vero obiettivo stagionale. E oggi, molto di più rispetto a qualche settimana fa, la Fiorentina sembra pronta per giocarsela, con tutte le armi disponibili.
Intanto si continua a parlare molto del futuro di Italiano. Per qualcuno il prossimo anno sarà l’allenatore del Torino, con Aquilani promosso in prima squadra. Detto che tutto può succedere, non sembra oggi il momento giusto per parlarne. E’ ancora tutto in ballo, sono troppi i nodi da sciogliere in una stagione ancora tutta da scrivere. Sicuramente, comunque andrà, a fine anno Fiorentina e allenatore si siederanno attorno ad un tavolo per affrontare le cose che sono andate e quelle che non hanno funzionato. Intanto la speranza è quella di togliersi delle belle soddisfazioni. Con tutti quei calciatori (giustamente) criticati fino ad oggi, che finalmente (anche se in ritardo) stanno facendo vedere cose importanti. Non soltanto Cabral, Jovic e Ikone. Ma anche Dodô e Mandragora meritano di essere menzionati. Ci vuole ancora tempo per capire chi aveva ragione. Ma soprattutto per capire qual è la vera Fiorentina.