Nainggolan: "Non capisco perchè Duncan giochi poco, è un calciatore completo. Pradè mi ha sempre voluto in viola e Firenze mi sarebbe piaciuta, una volta feci serata con Borja Valero e..."
L’ex centrocampista di Cagliari, Roma e Inter in Serie A il belga Radja Nainggolan, oggi in Indonesia, ha parlato a Radio Bruno in vista del confronto in Conference League tra Fiorentina e Club Brugge.
‘La Fiorentina è favorita contro il Bruges, mi piacciono Duncan e Gonzalez’
“Il Bruges è la squadra che ha vinto più volte ultimamente lo scudetto in Belgio e ha fatto bene anche in Champions. Ha esperienza ma la Fiorentina è favorita, mi piace come gioca e come sta in campo, per me è favorita nel confronto. Il Bruges giocherà tranquillo, non ha niente da perdere. Ci sono anche tanti giovani, ma questo caratterizza il calcio belga che valorizza calciatori e li cede all’estero. È al momento prima in campionato ed è in fiducia. La Fiorentina farà la partita, ha giocatori di qualità come Arthur e anche Duncan, che a me piace molto e non capisco perchè giochi poco. Ho giocato al Cagliari con lui ed è un calciatore completo con forza, visione ed un buon piede sinistro. La forza della Fiorentina è che gioca sempre con un'impostazione chiara e si vede la mano dell'allenatore, può perdere delle gare ma non smarrisce la sua identità. Impazzisco per Gonzalez che può fare la differenza in qualsiasi momento, quando c'è in campo si vede”.
‘Mi sarebbe piaciuto giocare a Firenze, una volta ho fatto serata con Borja Valero e…’
“Come squadra la Fiorentina mi è sempre piaciuta, giocare a Firenze è sempre stato difficile. Ho affrontato Mutu e altri grandissimi giocatori, ci sono sempre stati e ci sarà un motivo. Io vicino ad arrivare a Firenze? Ho parlato con Pradè che conosco molto bene e lui mi ha detto che mi ha sempre voluto in viola; qualche contatto c'è stato in passato ma non se n'è mai fatto niente alla fine. Mi sarebbe piaciuto venire a Firenze, la città è bella ed è una grande piazza con tanta storia. Una volta quando ho fatto una serata con Borja Valero lui non riusciva nemmeno a tornare a casa”.