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QuiAntella ha interpellato l’avvocato Duccio Traina, professore di Diritto pubblico all’Università di Firenze, qualche chiarimento su cos’è e come funziona il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, presentato da Italia Nostra contro la variante urbanistica del Comune di Bagno a Ripoli che autorizza la costruzione del Viola Park.

Professor Traina, che cos’è il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica?
Si tratta di un istituto di vecchia data che risale allo Statuto Albertino. In sostanza è un’alternativa al ricorso al Tar.

Quali vantaggi presenta rispetto al ricorso al Tar?
Può essere presentato entro 120 giorni dall’atto che si intende contestare anziché 60. Ha un costo di 650 euro, come il ricorso al Tar, ma non è indispensabile essere assistiti da un avvocato.

Chi decide sul ricorso?
La sentenza è comunicata con un decreto del Presidente della Repubblica ma di fatto ad emetterla è la prima sezione del Consiglio di Stato.

E’ prevista la possibilità di appellarsi?
No, il giudizio è inappellabile.

Quali sono le possibili mosse delle controparti?
La controparte, in questo caso il Comune di Bagno a Ripoli e la Fiorentina, può chiedere la trasposizione del giudizio in sede giurisdizionale davanti al Tar, avviando quindi la normale procedura di ricorso amministrativo.

Qual è il vantaggio?
Il Tar ha tempi assai più brevi del Consiglio di Stato, può emettere la sentenza anche dopo 7 o 8 mesi, contro un anno o anche due. Inoltre permette la correzione di un eventuale errore: la sentenza del Tar è appellabile al Consiglio di Stato.

Lei consiglierebbe questa procedura al Comune di Bagno a Ripoli e alla Fiorentina?
Sì, io consiglio di muoversi così.

Italia Nostra chiede intanto la sospensione dei lavori. In che tempi può arrivare questa decisione?
I giudici valutano il pregiudizio e i risvolti per l’ambiente: uno o due mesi per la decisione. Fino a quel momento i lavori possono procedere, poi, in caso sia accettata la richiesta di sospensione, dovrebbero fermarsi.

Chi paga le spese legali?
Nel caso del ricorso straordinario al Presidente della Repubblica non ci sono spese. Nel caso il procedimento venga spostato al Tar e, eventualmente, in appello al Consiglio di Stato, decidono i giudici: di solito paga la parte soccombente, ma le spese possono anche essere compensate.

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