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Rimpianto, errore, occasione sprecata. Chiamatela come volete, ma la storia d'amore tra Patrick Cutrone e la Fiorentina non è mai sbocciata e difficilmente i libri di storia si ricorderanno dell'esperienza viola del giovane bomber italiano.

Voluto, cercato e preso dal Wolverhampton, Patrick Cutrone non è mai stato messo al centro del progetto viola, nè prima con Iachini nè tantomeno con Prandelli. La dimostrazione vera ed effettiva la si ha dal fatto che Cutrone non ha mai giocato 90' di fila in campionato.

34 presenze, 5 gol, 3 assist, poco più di 1220 minuti per una esperienza che termina con la conclusione anticipata del prestito e il ritorno in Inghilterra. Ma perché non è stato valorizzato il ragazzo?

Cutrone, Covid a parte, ha vissuto la lotta per il posto da titolare e, complici anche i progetti futuri per il collega Vlahovic, è stato fatto accomodare in panchina. La reale situazione, alla luce anche della finestra del calciomercato aperta, mostra come Cutrone potesse essere l'uomo di cui è alla ricerca la Fiorentina. Perchè? Perchè se la Fiorentina è davvero alla ricerca di un attaccante, sarà difficile trovare qualcuno disposto a partire come riserva di Vlahovic.

E' vero che nella vita, e a maggior ragione nel calcio, tutto può cambiare ma se dovesse venir confermato come sembra il 3-5-2, chi sarà il titolare? Colui il quale è stato fatto crescere e a cui è stata data maggior fiducia o un attaccante che arriva dal mercato? La risposta è più che ovvia.

Un giocatore come Patrick Cutrone, che ha già dimostrato di avere qualità, poteva essere sicuramente utilizzato di più e meglio da una Fiorentina che non ha certo brillato in attacco. E il saluto, con il cuore in mano, è l'ennesima dimostrazione della bontà non solo calcistica, ma anche umana, del mercante di pasta. 


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