​​

Facile criticare l’acquisto di Ribery ora che, infortunato, starà fuori per qualche mese. Ingiusto dire che il francese è stata solo un’operazione di marketing, ma questo lo ha già dimostrato lui sul campo. Quando c’è stato, l’ex Bayern ha infatti spesso fatto la differenza con gol e giocate da vero fuoriclasse. E i suoi alti e bassi, sono corrisposti a quelli della Fiorentina che senza di lui si è spesso sentita persa. Ecco, semmai è questo l’unico punto che si può davvero contestare. Il fatto che su Ribery, fenomeno indiscusso ma con una carta d’identità comunque avanzata, la Fiorentina abbia puntato praticamente tutto. Sempre titolare, sempre la soluzione, addirittura elevato (insieme a Chiesa) a risolutore del “problema del gol” come detto anche da Pradè nella conferenza di presentazione di Iachini. Se da una parte l’acquisto di Ribery è stato straordinariamente importante, sia a livello di campo che di personalità, dall’altro probabilmente doveva essere gestito meglio. Ovvero, bisognava trovare fin da subito delle alternative, sia per farlo rifiatare ogni tanto sia in caso di emergenza come è poi avvenuto. Un errore a cui Pradè proverà a rimediare nel mercato di Gennaio, ma che forse si poteva evitare dando uno sguardo al passato. Insomma, Giuseppe Rossi e Mario Gomez sembrano proprio non aver insegnato niente…


💬 Commenti