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Inutile girarci intorno, la prima partita della Fiorentina post blocco Covid non è andata come speravano tutti. I viola sono rimasti bloccati prima dai propri limiti, poi da imprecisione e una piccola dose di malasorte.

Anche il presidente, Rocco Commisso, sperava in un risultato diverso. Si è visto tutta la partita in televisione, negli Stati Uniti, anche se la voglia era quella di essere allo stadio, dove non mette piede ormai da diversi mesi, suo malgrado. Una lontananza che pesa per il numero uno viola, il quale vorrebbe rientrare in contatto con l'ambiente, parlare coi giocatori e con l'allenatore e intervenire per risolvere alcune questioni che gli stanno a cuore, prima fra tutti, ça va sans dire, la questione stadio.

Niente parole e niente commenti ufficiali al termine dei novanta minuti di lunedì scorso, ma alcune attenuanti sono state concesse a squadra e tecnico; per tutti era la prima partita dopo tre mesi di inattività ed era quindi troppo presto per esprimere un parere, per giudicare il comportamento in campo. Dopo la Lazio, forse, Commisso ritroverà le parole pure per commentare quello che è successo sul terreno di gioco e non solo per le 'faccende politiche' che riguardano la Fiorentina.


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