Lo sguardo attento di Vincenzo Italiano. Foto: Vicario/Fiorentinanews.com
Lo sguardo attento di Vincenzo Italiano. Foto: Vicario/Fiorentinanews.com

Stefano Ferrè, membro di Math&Sport e collaboratore di Cronache di Spogliatoio, in una diretta YouTube si è concentrato da vicino sulla Fiorentina di Vincenzo Italiano.

Ferrè ha evidenziato alcune statistiche determinanti per l’assetto e il rendimento della squadra viola: “C’è un dato parlante preciso che racconta la Fiorentina e come si comporta la squadra gigliata quando non ha la palla. Italiano vuole la sfera e quando la Fiorentina non ce l’ha, il pressing per recuperarla è impressionante in ogni parte del campo, sugli esterni, nelle zone delle mezzali ma anche nell’area di rigore avversaria”.

“I palloni recuperati? Molti di più nella metà campo avversaria rispetto alla propria. Quando la Fiorentina recupera il pallone, in fase di possesso è molto corta, non arrivando a 35 metri e mezzi di lunghezza di media; questo le permette di giocare subito la sfera quando ne entra in possesso. Sia in fase di possesso che in non possesso la Fiorentina sta molto alta. La squadra si muove coralmente, in maniera omogenea, tutti sanno cosa fare anche quando non hanno la palla. Il bello del dato sulla lunghezza della squadra è che viene calcolato solo durante il possesso; siamo abituati ad associare il tema della ‘lunghezza’ anche quando il pallone ce l’ha l’altra squadra. Questo fa capire quanti giocatori ha la Fiorentina in ‘zona palla’ quando ha il pallone”.

‘C’è poi il dato sulle ‘partenze forti’ della Fiorentina, più legato al discorso della precisione. La squadra tira tantissimo, 11.4 tiri a partita, anche se meno dell’anno scorso, ma è molto più cinica nel primo tempo. Il 67% dei tiri sono gol, e la Fiorentina calcia in porta mediamente come il suo avversario. Non è dominante come l’anno scorso, è diventata molto più precisa. In percentuale la squadra di Italiano attacca molto di più centralmente rispetto alla passata stagione, non porta tanti uomini sull’esterno per cercare da lì la via del gol. Questo lo si può capire dal rendimento di Bonaventura incide in quasi 1 gol su 3, ma anche dall’importanza di Martinez Quarta. La Fiorentina è un po’ meno bella ma più tosta ed anche il dato dei contrasti vinti è significativo in questo senso”.

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