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Una squadra 'normale' una partita come quella contro lo Spezia l'avrebbe vinta con almeno tre gol di scarto. 'Normale' appunto, non la Fiorentina, specialmente quella di questo momento della stagione, che di gare banali ne sta vivendo davvero poche.

Prendiamo la trasferta di Bergamo di Coppa Italia, vinta in dieci contro undici, all'ultimissimo tuffo, con un tiro da fuori area di un difensore centrale che si è insaccato all'angolino. Una trama da film.

Come del resto una trama da film è anche quella che abbiamo vissuto nella serata trascorsa nel Golfo dei Poeti. Piatek sbaglia un rigore e dopo mezz'ora si rifà e segna. Amrabat commette un'ingenuità colossale che costa l'1-1 alla squadra di Italiano. Ma quando credi di aver già buttato via due punti, ecco che trova il modo di riscattarsi infilando il 2-1 al novantesimo. Il copione, scritto da uno sceneggiatore sadico, si ripete, ma il pensiero finale che emerge è questo: ma volete mettere la soddisfazione? Che gusto ci sarebbe stato ad aver chiuso la partita dopo pochi minuti di gioco?

Ovviamente ci scherziamo sopra perché si può, perché tutto è terminato nel modo giusto, perché i tre punti sono arrivati lo stesso. Del resto siamo tutti tifosi viola e, come tali, destinati a soffrire, ma anche a godere il doppio davanti a semplici vittorie di tappa come quella di La Spezia o di Bergamo.


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