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Servirà molto di più per cancellare l'errore di Istanbul, ma soprattutto per riconquistare il posto da titolare tra i pali della Fiorentina. Ma intanto, contro gli Hearts, Pierluigi Gollini ha saputo dare una piccola risposta in una serata per lui molto difficile sotto diversi aspetti.

Innanzitutto quello piscologico, perché un altro errore non sarebbe stato accettabile. E in tal senso quell'incertezza a inizio gara sarebbe potuta essere disastrosa. Ma Gollini se l'è cavata, nonostante un clima a dir poco ostile tra vento e pioggia che di certo non aiutano quando resti inoperoso per gran parte del tempo.

Il portiere viola è rimasto concentrato, e alla prima vera occasione per gli scozzesi ha risposto presente con una parata non impossibile ma decisiva per evitare che la partita si riaprisse. E' entrato anche in un altro episodio chiave, ossia l'espulsione di Neilson: suo infatti il lancio, direttamente dal fondo, che ha messo in porta Jovic costringendo il difensore al fallo da ultimo uomo.

Insomma, come direbbe qualcuno quello di Edimburgo è stato un brodino per Gollini, rispetto alla lunga strada da percorrere per recuperare fiducia e credibilità. Ma le scale si salgono un gradino alla volta, e in Scozia il portiere della Fiorentina ha mosso i primi passi. Una risposta anche a chi, magari senza saperne granché, lo ha messo in croce per un errore e per qualche ragione che col calcio ha poco a che fare.

 


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