Pellissier: "Biraghi ha dato l'anima a Firenze, veder vincere la squadra senza mai mettere piede in campo non è facile. La Fiorentina ha fatto delle scelte e sta facendo un anno strepitoso"
Intervenuto a Radio Bruno, l'ex attaccante Sergio Pellissier, oggi presidente del Chievo, ha parlato del caso relativo a Biraghi, suo ex compagno in Veneto, che tiene banco a Firenze dopo le parole di ieri del procuratore del calciatore.
‘Non semplice veder vincere la squadra senza essere protagonista’
“Biraghi è uno che ci tiene, lo ha dimostrato e lo dimostra. Dà l’anima per la società ed è diventato anche il capitano. Quando sei capitano, titolare, uomo importante per la società ed arriva un allenatore che non crede in te e ti mette in panchina è normale un calo psicologico, mi è successo e succede anche a tutti. Questo è il calcio, ci si deve sempre conquistare il posto: è selezione naturale. Non è semplice da gestire, tutti i calciatori vogliono giocare, veder vincere senza mai mettere piede in campo e non essere protagonista non è assolutamente facile”.
“Di fronte a parole come quelle del procuratore cosa gare? Il presidente deve dare fiducia all’allenatore, soprattutto adesso che sta facendo bene, non può decidere chi far giocare. Bisogna prendere una decisione, o si mantiene un calciatore malgrado non stia più bene perchè lo ritieni importante, oppure vai incontro al tecnico. Le scelte le farà il campo, l’anno della Fiorentina per ora è strepitoso. È necessario trovare una soluzione, normale che questo accada quando arriva il mercato e ora assieme al procuratore il calciatore stia pensando al futuro".
‘La Fiorentina ha fatto delle scelte, nel calcio contano i risultati’
“Negli ultimi 3 anni la Fiorentina ha fatto passi giganteschi. Commisso ha creato qualcosa di straordinario, una società importante, sana. È andato via uno degli allenatori migliori di questo periodo ed è arrivato uno che sta facendo ancora meglio. Sono state fatte delle scelte, purtroppo o per fortuna, dispiace tantissimo per Biraghi, ma questo è il calcio e ciò che conta sono i risultati. Se la sua assenza non avesse portato ai risultati, forse...ma con i se e con i ma si fa poco. I professionisti devono andare avanti sempre, Firenze ha già avuto una batosta recente ed è abituata a situazioni complesse, certo è che una circostanza del genere ricade anche un po’ sulla partita, difficile passarci sopra senza pensarci”.