Badelj: "La partita con la Fiorentina una bella botta, ma durata un attimo. Gilardino uomo di spessore, avevo già fatto il capitano dopo la morte di Astori ma..."
L'ex centrocampista viola Milan Badelj, ora al Genoa ha rilasciato una lunga intervista al Secolo XIX. Il croato classe '89 ha avuto occasione di tornare a parlare pure della sconfitta alla prima giornata contro la Fiorentina, spostandosi poi su Gilardino e non solo.
Una bella botta la sconfitta con la Fiorentina
“La partita con la Fiorentina è stata una bella botta, per noi e per i tifosi. Ma è durata un attimo, la reazione c’è stata subito forte. Siamo andati a vincere a Roma. Per venti minuti eravamo stati padroni del campo, avevo detto che mi auguravo di prolungare quel periodo nelle successive partite. E la squadra ha dato risposte importanti. Adesso chi gioca contro di noi ha rispetto. Paura non si può dire, non sarebbe giusto. Ma rispetto sì, questo Genoa suscita rispetto”.
Il simbolo del 2023 genoano è il suo tecnico
“Gilardino è stato fondamentale, adesso tutti lo scoprono come rivelazione della Serie A. Per me è un uomo di spessore che sa di calcio. E che continua a migliorare, ha un anno di esperienza in più e non si vuole fermare. È arrivato con l’etichetta di traghettatore, io ho capito che sarebbe stato fondamentale per come si è messo a disposizione della squadra fin dall’inizio"
Non è la prima volta con la fascia di capitano per Badelj
"Avevo già fatto il capitano in carriera, nella Dinamo Zagabria e a Firenze dopo la morte di Astori. Ma farlo a 22 anni è diverso, sei più concentrato su te stesso e pensi meno agli altri. Adesso è diverso, pensi di più ad aiutare gli altri".