Così è se mi pare… - I tanti insegnamenti lasciati da ciò che è accaduto a Bove
Ritengo che su ciò che è accaduto a Bove si dovrebbe aprire una attenta riflessione che esula dagli aspetti sportivi e medici. Anzi, più d’una.
Defibrillatore
Il giocatore della Fiorentina è stato salvato dall’immediato uso di un apparecchio, il defibrillatore, che, fortunatamente, si trova sempre più frequentemente in edifici pubblici e privati ed anche in strade e piazze della città.
Il defibrillare è di facile uso. Guida lui stesso le operazioni che deve compiere chi lo sta usando. Tuttavia se si considera il contesto di tensione e emergenza per chi si trova a fronteggiare un arresto cardiaco, si comprende che anche un apparecchio in teoria semplice da usare, può diventare complicatissimo. Sarebbe, quindi, molto utile che ognuno di noi cercasse di capirne il funzionamento (ci sono tutorial su internet). Avere un’infarinatura di come si usa potrebbe fare la differenza tra riuscire o meno a salvare una vita.
Nozioni di primo soccorso
Ancora prima del defibrillatore è stato determinante l’intervento di Cataldi, che ha spostato la lingua di Bove da una posizione che ostruiva le vie respiratorie. Ho letto che forse non è quello il modo più corretto; tuttavia nel caso specifico si è rivelato efficace. Tutti dovremmo seguire un corso di primo soccorso, Misericordie, Fratellanze, Pubbliche assistenze e associazioni varie ne fanno in continuazione. Sapersi muovere in situazioni di emergenza può essere utile anche a chi non salirà mai su un’ambulanza.
“Nozioni di primo soccorso” dovrebbe essere materia di insegnamento a scuola. So bene che gli orari sono pieni, ma saper salvare una vita è più utile di qualche nozione, magari anche un po’ datata. Certamente la materia dovrebbe essere inserita nelle scuole guida. Essere in grado di fare un massaggio cardiaco, per esempio, è assai più utile di conoscere la funzione dello spinterogeno.
L'augurio a Bove
Chiudo con l’augurio a Bove, elemento fondamentale di questa Fiorentina pimpante e vincente, di tornare presto in campo, come anche lui desidera. E, da babbo, con un pensiero ai suoi genitori che se lo sono visto crollare in campo. L’altra sera mi sono immedesimato, avendo seguito tante partitelle di mio figlio, e ho tremato con loro.