Il direttore del Corriere Fiorentino Roberto De Ponti ha parlato a Radio Bruno dopo l'intervista odierna del proprio quotidiano al presidente viola Rocco Commisso, tornando sul fondamentale tema stadio della squadra gigliata.

"Con la Fiorentina abbiamo avuto un periodo complicato, causato da un equivoco e da una parola male interpretata. I tempi erano maturi per confrontarsi di persona e il risultato è stato l’intervistata di oggi a Rocco Commisso. Il presidente viola non ha parlato di soldi ma è chiaro che un impegno della Fiorentina prevede un esborso, in cambio di cosa…questo è al centro della trattativa. Credo che sia interesse di tutti trovare un percorso unitario. Lo stadio è di Firenze, ma è la casa della Fiorentina, e che il percorso che sta facendo il Comune debba essere condiviso dalla Fiorentina. La squadra viola ha bisogno che i lavori finiscano nel più breve tempo possibile, pertanto se la Fiorentina dà una mano, a certe condizioni, che verranno definite, ha tutto l’interesse ad andare a portare i termine il progetto. La richiesta è quella di non andar via dal Franchi, ciò comporterà maggiori costi e slittamento dei tempi. Il centenario con lo stadio completato? Lo escludo. Non è bello vedere la curva diroccata, ma se si decide di ristrutturare le cose non si fanno in un giorno”.

Commisso e Funaro si vedranno a breve e metteranno sul tavolo i propri punti di vista. La Fiorentina vorrà un cronoprogramma, conoscere i tempi e sapere quanti soldi servano, per capire il da farsi. La Fiorentina non potrebbe avere uno stadio di proprietà, ma potrebbe inserirlo totalmente a bilancio, avendolo in gestione per 99 anni, un bel periodo di tempo. È una trattativa. Se lo stadio viene dato in concessione, è di totale gestione della società”.


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