Il valore della memoria viola
Non sono giorni normali per i tifosi della Fiorentina. E’ inutile nasconderlo. Non è quotidianità, c’è nell’aria e sul campo qualcosa di straordinario. Nelle vie di Firenze, nei cuori di chi vive lontano, c’è un sentimento viola che batte. In questo periodo ancor di più.
Due finali, chi lo avrebbe mai detto. O meglio, qualcuno a inizio anno lo avrebbe sperato, ma quando ci arrivi ha un sapore del tutto diverso.
Domani sera a Praga ci saranno quasi diecimila tifosi della Fiorentina, Firenze invece sarà bloccata in un respiro lungo almeno novanta minuti. E’ innegabile, anche a chi snobba la Conference League, quello che stiamo vivendo è qualcosa che si aspetta da anni in una città che ama la propria squadra come un padre ama una figlia.
I più anziani, quelli che si ricordano gli Scudetti, l’hanno vista la Fiorentina trionfante in Europa ma hanno vissuto anche le finali perse. La generazione dei quaranta-cinquantenni hanno visto le finali continentali e se le sono viste anche portare via. Quelli nati dopo il 1990, la generazione C2, non l’ha mai vissuta una concentrazione di finali come quella di quest’anno.
La banda di Italiano, impegnata su tre fronti fino in fondo, sta regalando a Firenze e ai fiorentini un capitolo nuovo della propria storia. Ed è proprio della storia viola che bisogna fare tesoro.
Esattamente oggi, nel 1993, la Fiorentina nonostante una goleada al Foggia retrocesse a causa della classifica avulsa. E sempre oggi ma nel 2019, precisamente alle 15.18, Rocco Commisso usciva dall’aeroporto di Peretola con una sciarpa viola in mano per la sua prima apparizione in città.
Memoria, che cosa bella. Dobbiamo sempre ricordarci chi siamo, da dove siamo venuti e dove possiamo andare. Perchè è grazie a questo sforzo mnemonico che riusciamo a crescere, a capire il vero senso dell’essere fiorentini e tifosi della Fiorentina ovunque uno si trovi.
Il 6 Giugno del 2023, a venti anni dalla retrocessione e a quattro dall’arrivo di Commisso, la Fiorentina vola in Repubblica Ceca a giocarsi una finale europea. L’unica squadra ad essere stata in finale nelle quattro principali competizioni europee.
Domani sarà la finale di un popolo intero. Di chi la vive anche in maniera marginale perchè sposato o accompagnato con qualche tifoso della Fiorentina; di quei bambini che sono fieri di essere viola; di quei tifosi che non stanno più a Firenze o non ci sono mai stati ma hanno il giglio sul petto.
Intanto però la fatica è pensare ad altro se non a domani. E stanotte, chi dorme.