Dr. Chiesa e Mr. Hyde, una stagione troncata sul più bello ma il rinvio di Euro2020 sorride alla Fiorentina
Una stagione decisamente a doppia faccia per Federico Chiesa, chiamato ad agosto a trascinare la prima Fiorentina del nuovo corso Commisso dopo un’estate a dir poco turbolenta. Le premesse con cui si era aperta la nuova stagione del talento viola erano tutto fuorché rosee e l’impressione è stata presto confermata da tutta una serie di prestazioni al minimo sindacale, corredate da diversi problemini fisici. Il Chiesa della gestione Montella, di fatto, non è mai stato quell’uomo in più imprescindibile con cui in casa Fiorentina si erano fatti i conti in sede di costruzione della squadra. Emblematici i numeri, con i 2 gol e 3 assist appena messi a tabellino nel girone d’andata.
Poi la svolta con l’arrivo di Beppe Iachini, i chiarimenti progressivi con la dirigenza e gli incontri di Commisso con babbo Enrico, per trovare una via di prosecuzione comune e magari anche il rinnovo del contratto. Da gennaio infatti Chiesa è rientrato in forma, tornando decisivo con altri 4 gol in due mesi, fino allo stop per il Covid. Un’interruzione arrivata sul più bello anche perché all’orizzonte ormai c’erano gli Europei da giocarsi in buona parte in casa. Tutto saltato per colpa del virus e allora per la Fiorentina l’occasione potrebbe essere valida per concordare con Federico un’ulteriore permanenza, con un’altra stagione pre-Europei ma stavolta con una squadra viola un po’ più ambiziosa.