Cremonese-Fiorentina atto I: una Favola Viola ancora tutta da scrivere. Sognare, stasera, è d’obbligo
I sogni, si sa, son desideri e quelli dei tifosi della Fiorentina in questo momento non possono che essere legati all’andata della semifinale di Coppa Italia. Quel trofeo che manca da più di vent’anni e che quindi molti bambini e ragazzi non hanno mai potuto vedere alzato. Sembra assurdo stare qui a parlare di un possibile trionfo a fine stagione, per una squadra che fino a poche settimane fa sembrava in totale balia delle onde.
Eppure, eccoci qua. A sognare, ancora una volta, insieme alla nostra beneamata, dando seguito a quella ‘cosa’ irrazionale che batte dentro di noi. A caratterizzare le nostre giornate non più soltanto dai soliti pensieri quotidiani, quanto da aspirazioni di successo e felicità. La strada - sia chiaro - è ancora molto lunga ma il solo fatto di esserci dev’essere motivo d’orgoglio. Mettiamo da parte allora tatticismi e schemi razionali: almeno noi, tifosi, godiamoci il momento. Che chissà poi fra quanto ci ricapiterà.
Il gruppo di Italiano scenderà in campo anche per questo, per regalare una gioia ad un popolo troppo abituato a “bubare” e poco a godere. “Eh, ma è solo una partita contro l’ultima in classifica”. Non è così. O almeno, non lo sarà per le circostanze che parlano di un Cremonese-Fiorentina (con ritorno annesso) valido per alzare una coppa che a Firenze non può essere certo bistrattata. La Favola Viola inizia oggi, con il primo atto nel calderone di Cremona, dove a scaldare la fredda cittadina lombarda ci penseranno quei 3000 pazzi dalla Toscana e non solo.
E allora forza Fiorentina, perché “di ogni squadra ti vogliam Regina”. E anche se all’apparenza parrebbe uno scoglio facile da superare, il primo scontro è sempre determinante nel proseguo dei giochi. Basti ricordare la trasferta di Braga, quell’improvviso successo che ha aperto forse la via a un inaspettato periodo di cambiamento. Sì, perché non siamo certo più gli stessi di inizio stagione, ma nemmeno di un mese fa. Adesso, SIAMO pronti per giocarci una semifinale di una coppa nazionale. Per riassaporare delle emozioni di cui – quasi – ci eravamo dimenticati.