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La Fiorentina ha preso una lezione di calcio dallo Spezia. E di conseguenza, Italiano ha notevolmente battuto Iachini. Da una parte una squadra che nonostante le difficoltà, è riuscita ad esprimere un 4-3-3 propositivo, dall'altra una Viola davvero remissiva che dopo il 2-0 è sembrata convinta di aver già vinto la partita.

Così, al fischio finale sono scoppiate le polemiche dell'ambiente gigliato verso il tecnico della Fiorentina, con gli interrogativi sul suo futuro che tengono banco in tutta Firenze. Tra gli addetti ai lavori, ma anche tra i tifosi: Iachini non accontenta nessuno. Per adesso, però, la sua panchina non è in bilico: e all'apparenza, la partita di domenica contro l'Udinese non sembra assumere le sembianze di un ultimatum. 

Tutto è nelle mani di Rocco Commisso, che ha scelto Iachini a dicembre e l'ha confermato alla fine del campionato. Il motivo? La potenziale media punti da 58 punti tenuta nei suoi mesi in riva all'Arno. Almeno fino ad oggi, su queste tematiche di campo ha sempre deciso il tycoon italo-americano, mettendo da una parte il ds Pradé che in testa aveva tutt'altre idee. 

All'orizzonte la Fiorentina vede i fantasmi di un Montella-bis. Confermato con forza da Commisso poche settimane dopo aver comprato la società, è stato poi cacciato a dicembre. Il rischio è che possa succedere lo stesso con Iachini e così facendo, la Viola a stelle e strisce rischierebbe di buttare alle ortiche la seconda stagione consecutiva. E per il presidente viola non sarebbe un bel biglietto da visita. 


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