Basile: "Commisso è un martello su commissioni e bilanci. E' stato ingiusto con Prandelli, si è preso i meriti per Vlahovic. Pradè dovrà rispondere coi fatti"

Sul proprio profilo Facebook Massimo Basile, corrispondente da New York del Corriere dello Sport, Repubblica ma non solo, commenta le parole odierne del presidente viola Commisso toccando varie tematiche: "Il presidente ha detto cose giuste sulla gestione del calcio, sui bilanci farlocchi dei club, sui troppi soldi che vanno a agenti e intermediari. Se un giorno arriveremo a una nuova regolamentazione sarà anche grazie a lui, che su questo è un martello.
È stato ingiusto nei confronti di Prandelli, addossandosi i meriti dell’exploit di Vlahovic, e liquidando l’allenatore a ruolo di stipendiato. E attribuendosi i meriti della reazione in campo del ragazzo, contro il quale aveva messo i tifosi. Ma fa parte del carattere: senza il suo costante desiderio di autocelebrarsi non avrebbe preso il club di una delle città più amate in Usa. E non l’avrebbe presa, forse, nessuno".
"Ha difeso - ed era umanamente legittimo - Iachini, difendendo la propria idea di calcio rurale, ma ha dato i meriti a Pradé di aver trovato l’allenatore giusto, Italiano. Non lo ha citato casualmente. È probabile che stia capendo che la Fiorentina va fatta costruire a chi ha esperienza. Pradé ha fatto molti errori, ha accettato troppe scelte, ma con Burdisso (a cui andrebbe data molta più voce in capitolo) resta quello con più esperienza e al quale, volenti o nolenti, piaccia o no, bisogna affidarsi. Sta a lui, ora, rispondere con i fatti. Ma servirà sviluppare lo scouting, che non è solo vedere i giocatori, ma coltivare relazioni, allargare la rete di conoscenze che vada oltre i quattro soliti agenti. L’affare Ikoné, vada in porto o meno, ha l’aria di essere qualcosa di nuovo, in questo senso".
"L’altra buona notizia, per me, arriva da Vlahovic: vederlo in viola fino a giugno metterà la Viola sotto i riflettori di mezza Europa, responsabilizzando tutti. Proviamo a restare uniti con la squadra, senza nevrosi. Calcisticamente, al netto di come andrà a finire, sarà bello vedere Dusan con la nostra maglia. Se poi a gennaio arriveranno due-tre innesti per alzare il livello, allora sarà come dirgli che anche noi vogliamo migliorare. E chiudere con un passato che non fa parte della nostra storia".